La principessa Mako, nipote dell’imperatore giapponese Naruhito, e il suo fidanzato Kei Komuro si sposeranno entro la fine dell’anno. Dopo il matrimonio la coppia potrebbe cominciare una nuova vita negli Stati Uniti. Il matrimonio, a differenza delle nozze tradizionali della Famiglia Reale giapponese, non includerà le classiche cerimonie rituali correlate. La notizia arriva da una fonte vicina al governo.

Il royal wedding giapponese di basso profilo

Sembra ufficiale che la principessa Mako sposerà il suo amato Komuro, ma si tratterà di una festa di basso profilo che non avrà niente a che vedere con un royal wedding. Il matrimonio della principessa e di Komuro, entrambi 29enni, ha subito rinvii per oltre due anni. I rinvii sono avvenuto a causa della disputa sui 4 milioni di yen che l’ex fidanzato sostiene che la madre gli deve. La somma include i soldi spesi per le spese educative del giovane. Se la principessa sposasse – come appare certo – il fidanzato senza seguire i rituali tradizionali, sarebbe il primo membro della famiglia a farlo dai tempi del dopoguerra. Sposando un cittadino comune, però, la principessa perderà il suo status all’interno della monarchia.

La Corona appoggia il matrimonio della principessa Mako

Seppure le nozze della principessa Mako non abbiano il favore di tutto il popolo giapponese, hanno ricevuto l’approvazione della Famiglia Reale. L’anno scorso, il principe ereditario Fumihito, fratello minore dell’imperatore, ha dichiarato di approvare il matrimonio della figlia maggiore con Komuro, ma ha suggerito che dovrebbe essere accolto anche dal resto delle persone.

In una dichiarazione in conferenza stampa in occasione del suo 55esimo compleanno, dunque, ha detto: “Approvo che si sposino. La Costituzione dice che il matrimonio deve essere basato solo sul mutuo consenso di entrambi i sessi. Se questo è ciò che vogliono veramente, allora penso che sia qualcosa che devo rispettare come genitore“. Probabile, inoltre, che la coppia lascerà il Giappone subito dopo le nozze per cominciare con una nuova vita negli Stati Uniti, dove il giovane sta ultimando gli studi in giurisprudenza.

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