Storie e Personaggi

Sandra Mondaini, lo specchio dolce e ironico della vita di coppia

Con Raimondo Vianello, in uno straordinario sodalizio artistico e di vita, ha fatto sorridere e restituito buonumore a generazioni di italiani

Non abbiamo mai smesso di ridere, è il segreto per stare bene insieme: noi ridevamo delle stesse cose. Poi abbiamo portato il nostro modo di essere in televisione.” Sandra Mondaini, che non concepiva se stessa come artista senza il suo Raimondo Vianello, oggi 1 settembre avrebbe compiuto 90 anni. Invece se ne è andata quasi 11 anni fa, appena 5 mesi dopo la morte di Vianello. “Siamo stati anche fortunati a essere i primi a fare tv in coppia“, diceva Sandra. “Poi quando c’è stato il momento dell’esplosione della volgarità siamo stati alla finestra a guardare, non abbiamo accettato compromessi. Apparteniamo a quella generazione per cui l’attore sapeva di entrare nelle case senza suonare il campanello, e quindi ci entrava con la cravatta e con garbo“.

Ironia e leggerezza, il ‘sale’ dell’amore

Cose belle da ricordare. Proprio oggi. Sì, perché ridere di gusto ma con garbo, portando in scena le idiosincrasie della coppia media italiana è stata una grande operazione artistica di successo per Sandra e Raimondo. Inutile definirli attori, comici, cantanti e presentatori quali entrambi sono stati (e di primo livello). Sandra e Raimondo sono chiamati così da tutti gli italiani. Senza bisogno di aggiungere altro.

Mondaini Vianello Tv

Se mi guardo indietro non ho pentimenti – diceva lui – Dovessi ricominciare, farei esattamente tutto quello che ho fatto. Tutto. Mi risposerei anche. Con un’altra, naturalmente” scherzava Raimondo. Ironia, battibecchi e sfuriate d’affetto erano l’alimento dei loro celeberrimi sketch televisivi. Impossibile che non abbiano alimentato, almeno in parte, anche la loro lunghissima vita matrimoniale: dal 1962 al 2010, uniti fino alla fine. Insieme nella vita, dunque, ma anche sul palcoscenico. Fra battute sagaci e calci sotto le coperte diventati cult veri e propri nell’immaginario collettivo degli italiani.

Specchio della quotidianità italiana

Sandra Mondaini aveva cominciato la carriera a 24 anni, nella compagnia di Erminio Macario, ma ben presto aveva conosciuto Vianello. “Ho avuto due esistenze” diceva la Mondaini “una che va dal giorno in cui sono nata a quello in cui ho incontrato Raimondo. L’altra che va da Raimondo a oggi“. Nel 1978 con lo show abbinato alla Lotteria di Capodanno Io e la Befana, Sandra aveva interpretato per la prima volta il clown Sbirulino conquistando il pubblico dei bambini. Nel 1982 la coppia Vianello e Mondaini aveva fatto il suo approdo in Fininvest, con lo show Attenti a noi due. Con Casa Vianello, dal 1988 al 2007, erano riusciti a entrare con rispetto e ironia nella quotidianità di milioni di italiani. Quella garbata protesta di Sandra, “Che noia, che barba, che noia“, nel lettone, quando scalcia le coperte e Raimondo legge il giornale, resta semplicemente indimenticabile.

Vianello Mondaini Matrimonio

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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