Bonucci nella dichiarazione della vigilia della partita della Nazionale italiana post Europeo lo aveva pronosticato: si riparte da zero, nessun bonus per i campioni d’Europa in carica. Nessun timore reverenziale, anzi, la coriacea Bulgaria – 75esima nel ranking Fifa – ha dato filo da torcere. Cinica da approfittare delle disattenzioni difensive azzurre (in altri tempi, se le good vibes non fossero state così vicine le avremmo chiamate con il loro nome: errori). Una Nazionale forse ancora troppo con la testa in vacanza, tranne Chiesa (nella foto) in formato Euro 2020, e che si vede ci tiene a far bella figura davanti ad un pubblico, quello del Franchi di Firenze, che gli dimostra tanto affetto. Sul campo è un Italia che non ti aspetti, ma mostra il carattere del ct Roberto Mancini, se la serata non è delle migliori, sa difendere con le unghie e con i denti un pareggio. Che poi vuol dire record.
Il Match della Nazionale italiana: predominante Chiesa
A guardare i numeri c’è una netta predominanza. Nei primi minuti c’è ancora Wembley negli occhi, inutile negarlo. Pressing, possesso, circolazione e cambi di fronte. Tutto è veloce e Jorginho fa di tutto per meritarsi gli elogi degli ultimi tempi. A destra c’è lui, Federico Chiesa. Bastano circa 15 minuti e gli Azzurri passano: l’ex beniamino del Franchi in viola riceve a sinistra, parte a testa bassa – quel movimento spiccicato al padre Enrico – verso il centro; uno-due con Immobile (in versione molto migliore che all’Europeo) ed è 1 a 0 con botta da fuori. Lo stadio, commosso per Francesco Morini, calciatore della Juve e della Nazionale, scomparso da poco, esplode.
Palla al centro e accade una cosa che non ti aspetti: invece di spaventarsi, i bulgari con umiltà capitalizzano quelle che devono essere rodate armi a disposizione, perché non sono molte: Kostadinov, e l’ex conoscenza del calcio italiano (a Cagliari n.d.r.) Despodov. Sarebbe un 4-2-3-1 sulla carta, ma più spesso e 4-5-1 che blinda l’area e chiude gli spazi. Unica seria chance di raddoppio un diagonale di Immobile. Nella tensione la disattenzione in difesa: Florenzi cede di fisico e tempi proprio a Despodov che la mette al Iliev, Acerbi sbaglia anche lui l’intervento e gli concede lo spazio per il tocco dell’ 1 a 1.
Record e qualche preoccupazione per la trasferta svizzera
Un punto difeso o due punti persi? Questo lo diranno i prossimi scontri della Nazionale italiana in ottica qualificazione per Qatar 2022. Del match di ieri resta un record di imbattibilità con striscia di 35 partite consecutive. Ora c’è la Svizzera e serve una vittoria per far pesare il blasone dei Campioni d’Europa in chiave mondiale.
LEGGI ANCHE: Paralimpiadi: arriva il giorno delle 10 medaglie italiane