La prevenzione è strettamente connessa all’informazione e alla cultura. Mai come quest’anno, ancora in pandemia, è necessario fare il punto sugli stili di vita. Per questo motivo anche un prestigioso appuntamento come il Todi Festival 2021 mette in luce un momento dedicato alla salute affrontando l’importante tema della lotta all’artrosi e all’osteoporosi. Un problema che colpisce soprattutto il versante femminile e comporta pesanti costi economici. Proprio per questo si è svolto ieri, venerdì 3 settembre 2021, presso la Sala del Consiglio del Comune di Todi, l’edizione speciale del prestigioso Premio Aila Progetto Donna. Per l’occasione Alessio Boni, interprete di numerosi film a favore delle donne, ha ricevuto la rinomata onorificenza. VelvetMAG ha avuto il piacere di poter dialogare in esclusiva con l’attore.

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Premio Aila Progetto Donna: tutti i premiati

Non è stato solo Alessio Boni ad ottenere l’ambito riconoscimento. Nel corso della serata la Fondazione Aila per la lotta all’artrosi e all’osteoporosi, presieduta dal professore Francesco Bove, ha conferito altri premi che sono stati ricevuti da personalità della cultura e della scienza che con la loro attività si sono distinte a favore della donna. Tra i nomi omaggiati, introdotti da Andrea Roncato, figura per la sezione teatro l’attrice Federica Di Martino. Emilia Costantini ha conseguito il premio per la carta stampata, Stefano Fresi il premio per la sezione cinema, mentre all’avvocato Antonella Succi è toccato il riconoscimento per i diritti civili.

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Il commento in esclusiva di Alessio Boni per VelvetMAG sul Premio Aila:

“In questi giorni sto riflettendo molto su una frase che ha detto Benigni da poco al Festival di Venezia in occasione della sua consacrazione al Leone D’Oro”- dichiara in esclusiva Alessio Boni a VelvetMAG-: Che cos’è un uomo? E’ una donna che non c’è l’ha fatta. Mi rispecchio molto anche in un’altra citazione che ho fatta mia che dice che due mani che aiutano sono più sante di due labbra che pregano. Sporcarsi le mani, fare i fatti, come fa la Fondazione Aila Onlus, è un’opera a dir poco lodevole e meritoria. Queste onlus sopperiscono allo Stato che non ce la fa da solo ad assistere i più bisognosi.”

Ed ancora: “Anche ora con la pandemia ci sono persone che hanno perso il lavoro e che vanno dalle associazioni per mangiare, perché il nostro Governo non riesce da solo a supplire a tutti questi problemi. Basti pensare a quello che ha fatto la grande Madre Teresa di Calcutta da sola, o all’infaticabile Gino Strada. Tutto parte da un pensiero, bisogna essere grati a questi straordinari uomini e associazioni. Sostengo l’Aila da ben ventun anni, sono testimonial ormai. E, se vogliamo credere alle casualità, ventun grammi è anche il peso dell’anima. Con l’occasione promuovo questa sera anche il mio libro Mordere la nebbia, è stata davvero una coincidenza fortunata.”  

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La tavola rotonda con le personalità del mondo della cultura

Dopo il conferimento del Premio Aila si è svolta una tavola rotonda con illustri esperti sul tema “Progetto donna, cultura, arte, società e salute”. Tra le personalità presenti figuravano la Presidente della Fondazione Bellisario Lella Golfo, il Direttore di Rai Due Ludovico Di Meo, l’ex presidente Aifa Antonella Cinque. Ma anche Jessica Faroni, Presidente Aiop, Rosanna Lambertucci e l’oncologo Francesco Cognetti. La regia della manifestazione è stata curata del cineasta Rai di Techetechetè Massimiliano Canè. La serata, organizzata dalla Fondazione Aila Onlus, si è conclusa presso il Borgo dei Cipressi di Todi, Music&Science, con il concerto degli Affetti Collaterali, a suon di un mood rock anni Sessanta e Settanta.

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