Il terzo appuntamento con Venezia78 è stato ricco di eventi e di proiezioni. Il tappeto rosso del Festival ha aperto una terza giornata densa di emozioni. Critici e appassionati hanno partecipato alle prime mondiali di alcune delle pellicole più attese dettando giudizi e opinioni. Dopo il biopic su Lady Diana di Pablo Larraín, The Lost Daughter di Maggie Gyllenhaal e Luna piena di Isabella Torre, anche il cast di Dune ha attraversato il Red Carpet. E il plauso proveniente dal pubblico che costeggiava il Palazzo Grande è stato a dir poco incandescente.
Dune: la trama e l’Afghanistan
Nonostante ieri 3 settembre, fossimo soltanto al terzo giorno della kermesse festivaliana, Dune, il kolossal di fantascienza diretto da Denis Villenueve è stato uno dei film più attesi in assoluto a Venezia78; riscuotendo grande clamore tra gli appassionati cinefili. Il prodotto cinematografico, in anteprima alla Mostra del Cinema, che avrà un secondo ed un terzo capitolo e probabilmente anche una serie tv; racconta l’Afghanistan di oggi, ma nell’epoca del 1019. Dune, narra la vicenda di un giovane ragazzo dotato di talento, interpretato dall’attore Timothée Chalamet che dovrà andare incontro ad un destino più grande della sua immaginazione e raggiungere il pianeta più pericoloso dell’universo per salvare la sua famiglia e la popolazione intera. La storia di Paul Atreides che dona eco alla saga stellare di Frank Herbert, dà spessore ad una realtà che, seppur raccontata per mezzo di effetti speciali, racconta le piaghe di una società dei giorni nostri.
Villenueve con Dune divide l’opinione pubblica: critici e telespettatori a confronto
Nonostante la prima proiezione assoluta abbia riscosso successo tanto da definire Dune come il film migliore presentato al Lido di Venezia fuori concorso, portando ‘a casa’ un risultato superlativo; alcuni critici hanno considerato il prodotto cinematografico diretto da Denis Villeneuve troppo rumoroso. Secondo le ‘penne’ contrarie, l’effetto sonoro eccessivo è per tenere semplicemente alta l’attenzione laddove la storia, da sola, non sarebbe in grado di farlo. Malgrado ciò, il verbo che determina un successo lo possiede il pubblico, che ha risposto positivamente alla prima proiezione mondiale del film.