Cartelle fiscali: ultime ore, oggi 6 settembre, per pagare la rata di maggio 2020 della cosiddetta Rottamazione-ter. Entro questo mese, inoltre, bisognerà provvedere a pagare o rateizzare gli importi fiscali scaduti o sospesi durante lo stop per il Covid. Per la Rottamazione-ter scaduta a maggio 2020, l’Agenzia Entrate Riscossione considera validi i pagamenti effettuati entro la giornata di oggi grazie alla possibilità di avvalersi dei giorni di tolleranza aggiuntivi.
Rottamazione-ter, debiti e multe
L’articolo 3 del Decreto Legge n. 119/2018 ha introdotto la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione – la Rottamazione-ter -, in favore di tutti coloro che hanno uno o più debiti col Fisco negli ultimi 18 anni. Il periodo preso in considerazione va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. La Definizione agevolata prevede la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento. Come fare? Occorre versare le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. In Italia di ‘rottamazioni’ ce ne sono state diverse nel corso degli anni. Nulla esclude che possano arrivarne altre in futuro.
Cartelle da saldare entro settembre
Tornano, dunque, col mese settembre, sia le notifiche di cartelle che gli avvisi. Nonché le ordinarie procedure di riscossione. Per il pagamento di cartelle e avvisi già scaduti prima dell’8 marzo 2020 (21 febbraio per i comuni della zona rossa), il contribuente dovrà procedere con il tempestivo versamento delle somme dovute. Oppure potrà richiedere e ottenere un provvedimento di rateizzazione. Altrimenti scatterà l’avvio delle procedure di recupero. Per gli atti in scadenza nel periodo dall’8 marzo 2020 (21 febbraio per i comuni della zona rossa) al 31 agosto 2021, il pagamento dovrà essere effettuato entro il 30 settembre prossimo.
I piani di dilazione delle cartelle
L’Agenzia della Riscossione ha ricordato in questi giorni che il pagamento delle rate in scadenza dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021 deve essere effettuato versando un numero di rate sufficiente. Il decreto Ristori l’ha stabilito in 10 rate anche non consecutive. Mantengono invece l’originaria data di pagamento le rate con scadenza successiva al 31 agosto 2021. I contribuenti che non riescono a pagare quanto dovuto in un’unica soluzione potranno quindi richiedere la rateizzazione del debito e avvalersi, in questo particolare momento, delle agevolazioni introdotte dal decreto Ristori fino al 31 dicembre 2021.
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