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Le 3 curiosità sulla regina Elisabetta I che cambieranno il vostro modo di pensare a lei

Nata il 7 settembre del 1533, Elisabetta Tudor ha rivoluzionato l'Inghilterra della sua epoca

Sono passati quasi 500 anni dalla nascita di una tra le regine più famose della storia: Elisabetta I Tudor. La sovrana, da cui ha preso il nome un’intera epoca, ha lasciato il segno non solo nella storia, ma anche nell’immaginario collettivo. Così, dopo quasi mezzo millennio, si continua a parlare di lei, a scavare nella sua storia cercando qualche aneddoto o qualche curiosità che possa dire di più. Eccone alcuni che passano spesso inosservati.

Elisabetta I Tudor, gli aneddoti di una regina che nessuno voleva sul trono

Come è accaduto anche per le altre grandi regine della storia della monarchia inglese, quello di Elisabetta I è stato un regno inaspettato e, per certi versi, non auspicato da nessuno. Figlia di Enrico VIII e della discussa Anna Bolena, alla nascita non era di certo destinata ad assumere il potere. Venuta alla luce il 7 settembre del 1533, rappresentò fin da subito una delusione per il padre, che desiderava ardentemente la nascita di un erede maschio. Fin dai primissimi anni di vita, dunque, visse all’interno dell’Hatfield Palace, lontana dalla corte inglese e da tutto ciò che un giorno sarebbe diventato suo. Ma cosa sappiamo davvero della sovrana che riuscì a mantenere, nonostante tutto, il potere per 44 anni, dal 1558 alla sua morte nel 1603?

1. L’imprigionamento nella Torre di Londra

La Torre di Londra ha da sempre rappresentato la pietra tombale dei traditori della Corona. E anche Elisabetta I ha trascorso tra quelle mura parte della sua vita. All’ascesa al trono della sorella maggiore, Mary Tudor,  possiamo dire che le due sorelle erano in rapporti amichevoli. Ma in seguito, nel 1554, Elisabetta fu coinvolta in un complotto per rovesciare la sorella. Per questo motivo fu imprigionata nella Torre di Londra. Dalle lettere risalenti a quel periodo è palese che la futura regina era terrorizzata ed era certa del fatto che sarebbe stata giustiziata come la madre. Fu liberata solo nel 1555 e posta ai domiciliari.

2. Cattolica o protestante? Il grande dilemma di Elisabetta I

Quando la regina Maria morì nel novembre 1558, la corona passò a Elisabetta I. La sua incoronazione avvenne il 15 gennaio 1559. Ma fin da subito è salita al trono con un dilemma: era stata cresciuta nella fede protestante, ma gran parte della popolazione era cattolica. Elisabetta ha ripubblicato la traduzione inglese della Bibbia, ha restaurato la Chiesa d’Inghilterra, fondata da suo padre Enrico VIII, e ha reso obbligatoria la frequenza della chiesa.

Tuttavia, la regina Elisabetta credeva che il cattolicesimo e il protestantesimo fossero sostanzialmente parte della stessa fede, il cristianesimo. È nota per aver detto: “C’è un solo Cristo, Gesù, una sola fede, tutto il resto è una disputa su sciocchezze“. E sulla base di questa credenza, adottò un approccio più indulgente nei confronti della religione, contribuendo a calmare i disordini in Inghilterra in quel momento.

3. In battaglia coi suoi uomini: “Il corpo di una donna e il cuore di un re

Nell’estate del 1588 l’Inghilterra si preparava a combattere contro il suo nemico più potente: la Spagna. L’Armada di Filippo II di Spagna si dirigeva all’attacco delle coste britanniche, e la situazione sembrava andare a favore degli spagnoli, che in mare avevano sempre goduto di un grande vantaggio. Poco prima dell’attacco, la regina Elisabetta I pronunciò un famosissimo discorso di fronte alle sue truppe. Le cronache del tempo dicono che la regina si recò personalmente sul campo di battaglia a Tilbury Fort. In sella al suo cavallo, indossava un’armatura sopra un abito bianco, con i capelli ornati e lo sguardo fiero. Proprio di fronte ai suoi uomini disse queste parole: “So di avere il corpo delicato e debole di una donna, ma ho il cuore e lo stomaco di un re, e per di più di un re d’Inghilterra“.

Poco dopo, a seguito di un disastroso combattimento in mare con la flotta inglese, gli spagnoli ammisero la sconfitta e tentarono di tornare a casa. Tuttavia, la flotta spagnola durante la ritirata incontrò forti tempeste e molte delle navi fecero naufragio al largo delle coste occidentali della Scozia e dell’Irlanda. Elisabetta I, secondo le fonti, fu felicissima di tale avvenimento. Così ordinò di far incidere la seguente frase sulle medaglie commemorative: “Dio soffiò e furono dispersi“.

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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