La gioia composta di Daniil Medvedev che ha sconfitto seccamente in tre set con un triplo 6-4 in sole 2 ore e cinque minuti Novak Djokovic. Il russo al terzo tentativo vince il suo primo major e lo fa contro il n.1 che in un colpo solo fallisce il Grande Slam e quella quota 21 titoli per superare Federer e Nadal. Matteo Berrettini eliminato dal serbo ai quarti aveva dichiarato: “d’altronde se siamo in otto miliardi e nessuno riesce a batterlo ci sarà un motivo!“. Stessa sorte è toccata in semifinale due giorni fa ad Alexander Zverev, reduce da una striscia di 16 vittorie consecutive nella magica estate in cui proprio a Nole ha strappato la possibilità del Golden Slam Career, togliendogli quel titolo olimpico in singolare che manca in bacheca.
Daniil Medvedev e gli altri russi
E invece alla fine a decretare la sconfitta del re incontrastato del tennis del 2021 con tre slam consecutivi – cosa che non riusciva nemmeno a Re Roger a causa del dominio di Rafa al Roland Garros – è Daniil Medvedev, un russo, anzi il russo amante degli scacchi. E’ il terzo dopo i due “zar” del tennis precedenti, Kafelnikov e Marat Safin, ad imporsi a Flashing Meadows.
Perché ormai in campo maschile la genìa di madre Russia significa anche un po’ parte alta della top ten: oltre al fresco vincitore dello slam americano e Rublev, Zverev ha entrambi i genitori russi, Tsistipas solo la mamma. 4 su 10 tra i primi sei: i numeri parlano quasi sempre da soli.
La tattica e la tecnica nella finale perfetta
La partita è stata preparata come un capolavoro di tattica ed eseguita con freddezza – la stessa citata dal vincitore a fine gara – “esulto come un russo” – ha detto – invitando alla calma il suo angolo. Unico gesto di umanità abbandonarsi a terra alla fine, imitando i giocatori della Play quando segnano. Daniil Medvedev è stato superiore in ogni fondamentale e ha letteralmente impedito a Djokovic anche solo di provare ad entrare in partita, poco importa se ha dovuto tirare tutte le seconde come fossero prime di servizio: se vuoi il pallino del gioco, e per te è il ritmo, io te lo tolgo. Poi ha chiarito che gli scambi lunghi e la diagonale di rovescio – terreno di caccia privilegiato del serbo da sempre – erano in territorio russo a New York e probabilmente per restarci.
I punti di forza di Daniil Medvedev (e c’è ancora tanto per “avanzare”)
Daniil Medvedev serve sontuosamente, lo fa da un’altezza ragguardevole 1.98 – ha migliorato il lancio di palla – è capace di costruire degli angoli dal centro del campo e si muove come un gatto. Il n.1 ha provato anche la carta disperata per lui del serve and volley cavandoci poco nulla. Meglio non farlo tirare lungo linea perché a stento si riesce a fotografarlo, figuriamoci a rispondere. E se non ci è riuscito Nole…
La partita del serbo: era contratto, poi alla fine era commosso già nell’ultimo gioco conscio di non avere mezzi nelle gambe e nella testa, costretto dalla SUA tattica all’angolo. Non è bastato il sostegno dell’Arthur Ashe, che si conferma il pubblico peggiore del circuito. Ha letteralmente impedito al russo di servire al meglio i primi matchpoints. Ma la partita era scritta e chissà se Nole rientrerà entro fine anno. Magari per le Finals a Torino, dove è sicuro di trovare proprio il nuovo zar. Un altro giocatore in cerca di riscatto, contro cui ha rischiato seriamente quest’anno a Parigi, Tsistipas. E poi metteteci anche il tedesco.
La nuova era del tennis
Ah la Next Gen finalmente ammazza figurativamente il padre! I Fab Four sono caduti per acciacchi o sul campo. Dopo Thiem lo scorso anno, proprio qui negli USA, ora c’è un altro nuovo vincitore di Slam. Daniil Medvedev lo fa per primo tra Tsitsipas e Zverev. A modesto parere di scrive i primi tre del ranking per quasi tutto il prossimo decennio. Lo US Open 2021 ha visto un’altra prima volta: dopo 24 anni nessuno tra Roger, Rafa e Serena Williams era in tabellone. Sul fronte femminile, ve lo abbiamo raccontato ieri, ha vinto una 18enne Emma Raducanu. Veniva dalle qualificazioni a dimostrazione che le signore del tennis sono alla ricerca di una regina incontrastata.
Il tennis è entrato ufficialmente in una nuova era.
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