Riforma del catasto, avanti piano: il progetto di Draghi e la tachicardia del Centrodestra
Fisco e valore degli immobili vanno riformati per rispettare gli impegni scritti nel PNRR. Lega e Forza Italia puntano i piedi perché il rischio è un forte aumento dell'Imu sulle seconde case
Si avvicina la riforma del catasto, nell’ambito della più generale riforma del fisco. Il valore degli immobili attende una ristrutturazione dal 1989 ma, soprattutto, per continuare a ricevere i fondi del Next Generation Eu occorre eseguire il cronoprogramma del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Un documento col quale il Governo ha certificato alla Commissione europea la volontà di fare tutte quelle riforme necessarie alla modernizzazione del nostro Paese. Senza di esse le prossime rate dei 191 miliardi di euro che spettano all’Italia fino al 2026 non arriveranno. A fine anno scatterà la pagella di Bruxelles, il tempo stringe.
Catasto, delineare i principi ispiratori
Così, mentre si discute dell’obbligo vaccinale contro il Covid, e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dichiara che il maggiore sindacato italiano è a favore, il premier Mario Draghi cerca di accelerare sul fisco. Nel cronoprogramma iniziale del PNRR la riforma del fisco era prevista prima della pausa estiva, spiega Michele Esposito sull’Ansa. Ma il tema è spinoso e fra due settimane 12 milioni di italiani sono chiamati alle urne per le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Secondo le anticipazioni della maggiore agenzia di stampa italiana, l’ipotesi prevalente è che Palazzo Chigi, in accordo con il ministero dell’Economia, metta in campo una riforma del catasto che al momento si limiti a precisarne i principi ispiratori.
Prima il caro-bollette
Al prossimo Consiglio dei ministri, nella settimana che sta per cominciare, il tema potrebbe essere sul tavolo. Più probabile è invece una discussione e un voto all’interno del Governo non prima di due settimane. Anche perché nei prossimi giorni sarà dominante la questione del caro-bollette. L’esecutivo potrebbe arrivare a stanziare 3,5 miliardi al fine di calmierare i forti aumenti in vista – fino a +40% – sulle tariffe di luce e gas.
Catasto, la Lega sul piede di guerra
I partiti che appoggiano l’esecutivo Draghi, soprattutto quelli del Centrodestra, sono in fermento da giorni sulla riforma del catasto. Due, innanzitutto, i rischi da evitare: un pesante aumento dell’Imu sulla seconda casa e un cambiamento dell’Isee. “Per aumentare le tasse basta un Monti qualunque, non sta né in cielo né in terra aumentare quelle sulla casa“, avverte Matteo Salvini. Per il leader della Lega dopo l’ok al Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori, sarebbe difficile digerire una pesante rivalutazione del catasto.
L’altolà di Forza Italia
“Quando si parla di riforma del catasto non vorrei che la sinistra pensasse di infilare nuovi balzelli sugli immobili“, avverte il coordinatore azzurro Antonio Tajani. “Non è il momento di patrimoniale mascherate“, gli fa eco Anna Maria Bernini. E anche la titolare degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, chiede un supplemento di riflessione: “Se riforma del catasto deve essere, deve avvenire a parità di gettito. Gli italiani non devono pagare un euro in più“.
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