La regina Elisabetta non è per nulla “entusiasta” dei piani di Carlo per la monarchia
Un punto di disaccordo è rappresentato dall'apertura di Buckingham Palace al pubblico
Se il principe Carlo dovesse arrivare al trono inglese non sarebbero poche le modifiche che andrebbero quasi a ribaltare la monarchia britannica. La sua idea di una Corona di basso profilo, di cui farebbero parte pochissime persone, ha già fatto storcere il naso a molti. Ma perfino la regina Elisabetta – da come si apprende – non sarebbe affatto “entusiasta” dell’idea di trasformare Buckingham Palace in un museo fruibile ai visitatori.
Buckingham Palace non sarà un museo “almeno finché la Regina regna“
Il Mirror riporta che la regina Elisabetta non sarebbe per nulla “entusiasta” delle idee del principe Carlo per il futuro della monarchia. Tra queste, una delle più discusse da parte della Sovrana, è quella di rendere Buckingham Palace un museo. Una fonte ha rivelato che “non accadrà presto, almeno finché lei regnerà”. Si tratta, infatti, del Palazzo ufficiale in cui il sovrano regnante risiede con la sua famiglia ed esercita la maggior parte delle sue funzioni ufficiali. Inaugurato dalla regina Vittoria, Buckingham Palace è stato abitato da tutti gli altri re. Anche la regina Elisabetta ha vissuto lì per quasi tutta la sua vita, insieme al marito e ai quattro figli.
La proposta bocciata del principe Carlo
La regina Elisabetta è stata la prima ad aprire al pubblico alcune stanze di Buckingham Palace nel 1993. Ma ai visitatori è consentito l’accesso solo ad un’area selezionata e non agli appartamenti della famiglia. L’idea del principe Carlo di aprire tutto il Palazzo al pubblico, dunque, sarebbe stata assolutamente bocciata da Elisabetta II. “Non è molto entusiasta di quella particolare idea e naturalmente crede che dovrebbe rimanere una sorta di casa di famiglia“, ha aggiunto la fonte. Uno dei motivi per cui Carlo potrebbe voler aprire al pubblico il Palazzo è il costo, che è di milioni solo per mantenerlo. È stato restaurato l’ultima volta durante la seconda guerra mondiale e, sebbene nel 2016 sia stata approvata una ristrutturazione da 500 milioni di dollari, non sarà pronta fino al 2027.
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