Nel panorama degli oltre mille comuni al voto il 3 e 4 ottobre la scelta del sindaco di Rimini spicca per alcuni motivi. Gli elettori della città romagnola sono infatti chiamati a scegliere il successore del sindaco uscente, Andrea Gnassi (Pd) che ha governato per gli ultimi 10 anni. E in corsa per la vittoria c’è il suo assessore – anche lui al suo posto da 10 anni – Jamil Sadegholvaad, di origine iraniana.

Rimini, chi sono i candidati sindaco

Se Jamil Sadegholvaad (foto in alto) è sceso in campo per raccogliere l’eredità di Gnassi e rilanciare i progetti del Centrosinistra, Enzo Ceccarelli, sindaco di Bellaria fino al 2019, è il candidato dal Centrodestra. Gloria Lisi, ex vicesindaca di Gnassi, si è candidata a sorpresa, e adesso è in corsa con il sostegno di cinque liste civiche e del Movimento 5 stelle. Mario Erbetta, è candidato da Rinascita civica, mentre Sergio Valentini corre per Rimini in comune e Matteo Angelini è il candidato del Movimento 3V (la lista dei No-Vax).

Enzo Ceccarelli, candidato sindaco de Centrodestra a Rimini

I sondaggi indicano il ballottagio

Secondo un recente sondaggio elaborato dalla società specializzata BiDiMedia per conto di Citynews-RiminiToday è praticamente certo il secondo turno di ballottaggio. La situazione di sarebbe di sostanziale equilibrio tra Jamil Sadegholvaad (Centrosinistra) ed Enzo Ceccarelli (Centrodestra), ma con un lieve vantaggio del primo sul secondo. Risultato tutt’altro che trascurabile quello Gloria Lisi, al momento la preferita dai riminesi per il terzo posto.

Chi è Jamil Sadegholvaad

Il candidato del Centrosinistra a sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, qualcuno lo ha già ribattezzato il Sadiq Khan della Riviera, in omaggio al sindaco di Londra, britannico di origini pakistane, da quest’anno al suo secondo mandato. In realtà è molto conosciuto in città. È assessore uscente alla Sicurezza e Legalità, di padre iraniano e madre romagnola. Prima di essere stato per 10 anni assessore del sindaco Gnassi, aveva svolto un altro mandato in Provincia. Oltre che essere dipendente del negozio di tappeti persiani che la sua famiglia gestisce in città da oltre quarant’anni.

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