Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nella giornata di ieri ha nominato Pippo Baudo cavaliere di Gran Croce all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana. A confermare la nomina, poi ufficializzata anche sul sito ufficiale del Quirinale, è stato lo stesso presentatore, molto emozionato per la preziosa onorificenza. Si tratta di un importantissimo riconoscimento alla splendida carriera del presentatore.

Sergio Mattarella incontra Pippo Baudo al Quirinale e lo nomina cavaliere di Gran Croce

Ieri ho avuto questo regalo da parte di Mattarella. Mi ha comunicato di avermi assegnato questa onorificenza e sono andato al Quirinale dove ho avuto con il Presidente un incontro caloroso e denso. Noi siamo molto amici da anni“. Parlando così ad AdnKronos, Pippo Baudo ha commentato l’onorificenza ricevuta dal Capo di Stato. Quella della Gran Croce all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana è una delle più ambite e rare onorificenze concesse dalla nostra Repubblica. Il noto presentatore, infatti, è il 301esimo in tutta Italia.

Il riconoscimento all’eccezionale carriera del presentatore

Ma quello che Baudo ha definito come “l’ultimo grande regalo che (Mattarella) mi ha fatto” è in realtà un enorme riconoscimento ad una carriera infinita, brillante e variegata. Quando si parla di Pippo Baudo, infatti, ci si riferisce ad una pagina di eccellenza della televisione italiana. Con una conduzione di oltre 150 programmi, la sua carriera ha preso il volo con trasmissioni del calibro di Settevoci, Fantastico, Canzonissima, Novecento e Domenica In per poi essere coronata da 13 edizioni (record) del Festival di Sanremo.

Come ha affermato lui stesso, dunque, si tratta di un “riconoscimento al proprio lavoro e alla propria professionalità” giunto del tutto inaspettato da parte del Capo dello Stato. Attore, talent scout di numerosi artisti che “ha inventato lui”, oltre che presentatore, Pippo Baudo si è meritato nel corso degli anni l’appellativo di Pippo Nazionale e Re della Televisione, prima di divenire, finalmente, Cavaliere di Gran Croce.

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