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Green Pass a messa, il cardinale Bassetti: “Trattativa col Governo, è una questione complessa”

Dal presidente della Cei l'ammissione che i vescovi stanno contrattando con l'esecutivo. Del resto le chiese sono uno dei pochi luoghi al chiuso esenti dalla presentazione della certificazione verde

Non è escluso che in tempi di Green Pass la certificazione verde anti Covid possa essere richiesta anche a messa. Sul Green Pass per i fedeli cattolici che partecipano alle celebrazioni, infatti, “c’è una trattativa in corso col Governo e su quella andiamo avanti. Resta valido il protocollo“. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, la Conferenza dei vescovi d’Italia.

Bassetti: “Il vaccino è la maggiore garanzia

Non voglio entrare nel problema delle proteste sul Green Pass. Comunque si usino tutti i mezzi per conservare la nostra salute. Al momento attuale il vaccino è ancora la più grande garanzia che abbiamo“, ha aggiunto Bassetti. Al momento le chiese cattoliche sono fra i pochi luoghi al chiuso in cui si può entrare senza la certificazione verde. Il Pass è obbligatorio per i locali dei ristoranti al chiuso, per il personale sanitario, per salire su treni, navi e aerei di lunga percorrenza, per le palestre, i cinema e gli eventi in generale. E infine, dal 15 ottobre, lo sarà per i luoghi di lavoro pubblici e privati.

Green Pass e norme da osservare

Sulla partecipazione alla messa, Bassetti ha ammesso che “non è un questione semplice” e che, appunto, è in corso un dialogo con il Governo. Il cardinale ha quindi aggiunto: “Devo sentire il Consiglio permanente e tutto l’episcopato. Noi, non per privilegio ma come tutte le religioni, abbiamo firmato un nostro accordo” con l’esecutivo. E “finora nelle chiese abbiamo rispettato tutte le regole che ci siamo posti“.

Messa, le regole che valgono oggi

Al omento, dunque, valgono le normative del protocollo fra Cei e Governo italiano del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico. Ossia: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote. Il cardinale Gualtiero Bassetti ha precisato, infine, che il termine “trattativa” fa riferimento proprio al Protocollo sottoscritto l’anno scorso. Si tratta di una trattativa compiuta nel 2020, e che continua a essere valida.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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