“La somministrazione di un’ulteriore dose di vaccino”, la terza dose, riguarderà “progressivamente gli ultraottantenni, i residenti nelle Rsa, persone ultra fragili“. Ma anche “gli operatori sanitari a partire da quelli più a rischio“. Così in una nota il Comitato tecnico scientifico (Cts) che affianca il Governo nell’emergenza Covid.
Terza dose per 4,5 milioni di persone
Si estenderà, quindi, la somministrazione della terza dose. E questo dopo che da lunedì scorso si è cominciato a coinvolgere 3 milioni di italiani immunocompromessi: pazienti trapiantati, oncologici e con patologie autoimmuni. Adesso, sommando gli anziani con più di 80 anni, gli ospiti delle Rsa e gli operatori sanitari si arriverà a un totale di 4,5 milioni di cittadini.
Terza dose non a tutti
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha invece rinviato la decisione se estendere o meno la terza dose anche a tutto il resto del personale sanitario. Non ci sarebbe urgenza e gli scienziati si vedranno nuovamente lunedì 27 settembre. Hanno tempo fino al 30 settembre per esprimere un parere “sulle misure di distanziamento, capienza e protezione nei luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative” in vista “dell’adozione di successivi provvedimenti normativi“.
Covid, nuovo decreto in vista
Oltre alla questione della terza dose, il governo lavora infatti a un nuovo provvedimento che potrebbe essere operativo già dal 15 ottobre. Ovvero lo stesso giorno in cui scatterà l’obbligo del Green Pass in tutti i luoghi di lavoro. Sul tavolo del Consiglio dei ministri, i limiti di capienza in cinema e teatri, il nodo delle discoteche, la gestione delle quarantene nelle scuole in caso di positività di uno studente. Ma anche il rifinanziamento della quarantena dei lavoratori per continuare ad equipararla alla malattia fino alla fine dell’anno.
Spettacoli ed eventi: “Capienza da rivedere“
Draghi dovrebbe convocare i ministri su questi aspetti venerdì primo ottobre ma sul tavolo degli esperti c’è già la richiesta del ministro della Cultura Dario Franceschini di superare gli attuali limiti. L’obiettivo è di portare la capienza al 100%, mantenendo l’obbligo del Pass e di indossare la mascherina. Anche le Regioni sono su questa linea, con il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, che ha chiesto di portare le capienze all’80% entro ottobre per poi arrivare, “in un breve arco temporale”, al 100%.
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