Aretha Franklin supera Bob Dylan, Lennon e i Rolling Stones nella top 500. A ottobre arriva il biopic
Questo è ancora l'anno della Regina del Soul: manca poco all'uscita del film con Jennifer Hudson, e nel frattempo Aretha svetta nella hit parade delle migliori canzoni di tutti i tempi
Arriverà in sala dal 30 settembre Respect, il biopic di Eagle Pictures su Aretha Frankling. Diretto da Liesl Tommy, il film vedrà Jennifer Hudson nei panni della cantante: è stata la stessa Franklin a volere lei per interpretarla. Nel frattempo, la nuova top 500 delle migliori canzoni di tutti i tempi stilata da Rolling Stone ha registrato una variazione storica: Aretha Franklin, Sam Cooke e Public Enemy hanno spodestato Bob Dylan, i Rolling Stones e John Lennon.
Respect: in arrivo il biopic su Aretha Franklin
Questo è ancora l’anno di Aretha Franklin. Grande è l’attesa per il biopic Respect, che arriverà nelle sale dal prossimo giovedì 30 settembre. Il film sarà il ritratto di una delle voci più importanti del panorama musicale mondiale. Allo stesso tempo anche la narrazione del suo successo e dei lati più cupi e dolorosi della sua vita. Una storia dai tratti universali, in un momento storico in cui il movimento Black Lives Matter ha messo seriamente in luce i conflitti culturali e politici legati anche a figure imponenti come quelle di Aretha.
Da una parte, dunque, troveremo il fil rouge della straordinaria carriera della Franklin, in una narrazione che attraverserà gli anni Cinquanta fino ai Settanta. I successi immortali della Regina del Soul (brani come You Make Me Feel Like A Natural Woman, I Say a Little Prayer e Think) verranno interpretati da una splendida Jennifer Hudson, scelta personalmente da Aretha Franklin. Ma dall’altra vedremo anche il contesto storico di quegli anni di affermazione e auto-determinazione. E la lotta personale di una donna che, affermando se stessa, camminava in un mondo che stava cambiando velocemente. Diventando lei stessa parte del cambiamento, con il suo attivismo per rivendicare i diritti degli afro-americani, spinta dall’esempio e dalla vicinanza con Martin Luther King.
Aretha Franklin svetta nella top 500 di Rolling Stone
Proprio in questi giorni la bibbia del rock ha aggiornato per la prima volta in 17 anni la sua storica hit parade e lo ha fatto all’insegna dell’inclusione. Come riporta l’ANSA, la nuova lista è stata creata con l’aiuto di 250 tra musicisti, giornalisti e producer che hanno preso in considerazione oltre quattromila canzoni. Ora, tra le 500 prescelte, 254 canzoni (cioè più della metà) non erano state messe in elenco nell’edizione del 2004 che aveva visto ai primi tre posti il futuro premio Nobel per la Letteratura, l’ex Beatle e la band di Mick Jagger: tutti musicisti bianchi.
La lista originaria era dominata da rock e soul, ma adesso sono entrate nella top 500 generi diversi come l’hip hop, il Latin pop, il country, il rap, l’indie rock e il reggae. Così Aretha Franklin, Sam Cooke e Public Enemy hanno spodestato Bob Dylan, i Rolling Stones e John Lennon. A spiegare i criteri della nuova classifica è stato proprio Rolling Stone: “Dal 2004 molto è cambiato. Allora l’iPod era relativamente nuovo e Billy Eilish aveva tre anni. Così ci è sembrato giusto dare alla lista una rispolverata. Il risultato è una visione più vasta e inclusiva del pop, una musica che continua a riscrivere la sua storia ad ogni nota”.
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