Precipita la situazione in Afghanistan, dal punto di vista economico come, e soprattutto, dal punto di vista dei diritti umani. Dopo il divieto imposto dal nuovo regime talebano ai barbieri che non possono tagliare la barba agli uomini, ora lo stop alle donne all’Università di Kabul. Senza contare che la sharia viene applicata in tutta la sua brutalità contro la criminalità. Come accaduto a Herat qualche giorno fa. Le autorità hanno fatto issare su alcune gru, nella pubblica piazza, i cadaveri di 4 rapinatori. A monito per tutti.

Il rettore dell’Università: “Islam first

Il nuovo rettore Mohammad Ashraf Ghairat ha scritto su Twitter che “finché un vero ambiente islamico non sarà garantito per tutti, alle donne non sarà permesso di venire all’Università o di lavorarci. Islam first“. Nel post c’è un riferimento al noto slogan di Donald Trump, evocato anche in un altro tweet in cui Ghairat ha affermato: “Make Kabul University (KU) Great Again“.

Università con tende divisorie

A causa della carenza di docenti donne (all’Università, ndr.) – ha dichiarato il rettore filo-talebano – stiamo lavorando a un piano affinché i docenti maschi possano insegnare alle studentesse da dietro una tenda nelle classi. In quel modo verrebbe creato un ambiente islamico che permetterebbe alle studentesse di studiare“. “Finché non avremo creato questo ambiente islamico, le donne dovranno restare a casa. Lavoriamo duramente per creare presto un ambiente islamico“, ha aggiunto.

Ragazze relegate in casa

Finora, dopo la presa del potere dallo scorso mese di agosto, i sedicenti studenti coranici non avevano vietato alle donne di andare all’Università. Si erano limitati, se così si può dire, a vietare le classi miste. E a dividere le aule con delle tende in caso di presenza maschile. L’accesso all’educazione è stato bloccato per le ragazze a partire dalla scuola secondaria, ma non si sa cosa possa accadere ancora sotto questo profilo.

Banche in crisi: “Ci sono solo prelievi

Complessivamente Kabul e tutto il paese stanno affrontando una situazione sociale ma anche economica molto pesante. Syed Moosa Kaleem Al-Falahi, amministratore delegato della Banca islamica dell’Afghanistan, ha raccontato alla Bbc che il settore bancario e finanziario è in forte difficoltà. Dalle banche si effettuano ormai soltanto prelievi di denaro, non ci sono versamenti. Gli aiuti internazionali non stanno arrivando. Paesi come gli Stati Uniti non intendono sbloccarli fino a quando i talebani non dimostreranno di rispettare i diritti e le minoranze.

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