Documento di economia e finanza, le previsioni sul Pil: “Più 6% nel 2021”
Semaforo verde dal Governo alla Nota di aggiornamento firmata dal ministro dell'Economia, Daniele Franco. In crescita anche il numero degli occupati
Via libera, oggi 29 settembre, dal Consiglio dei ministri alla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) firmata dal ministro dell’Economia Daniele Franco. “La situazione sanitaria ed economica è nettamente migliorata negli ultimi mesi” recita la premessa, secondo quanto anticipa l’Ansa.
L’economia in ripresa
“Nel nostro Paese, ciò è avvenuto grazie a misure preventive ben calibrate, al grande sforzo del personale sanitario, alla consapevole disciplina dimostrata dai cittadini“. Ma anche grazie, sottolinea la nota, “alle misure di sostegno economico attuate dal Governo e, in misura crescente, all’avanzamento della campagna di vaccinazione contro il Covid-19“.
Pil dell’Italia a +6%
Nel 2021 il Pil dell’Italia, riporta la Nota, si attesterà a +6% e nel 2022 segnerà un +4,7% programmatico. Nello scenario programmatico la crescita del Pil sarà poi del 2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024. “Avremo probabilmente effettivamente un tasso di crescita anche più alto del 6%” quest’anno, ha dichiarato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Quindi in due anni, con il 6-6,5% recupereremo tutto quello che abbiamo perso nel 2020. E ci avvieremo verso il completamento del PNRR in maniera stabile e sicura, con una crescita rafforzata“.
Patuanelli: “Prolungato il Superbonus“
Dal canto suo il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha scritto su Facebook che è “molto positivo il prolungamento di misure adottate al MiSE nel corso del 2020 come il Superbonus 110%, Transizione 4.0 e il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. Sono state tre riforme targate Movimento 5 Stelle che sono state accolte con entusiasmo dal mondo dell’impresa e che segnano una base su cui puntare per stabilizzare la crescita del Paese“.
Economia e lavoro: le previsioni della Nota
Per quanto riguarda il lavoro, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza segnala l’occupazione in crescita nel 2021 del +6,5%. Mentre nel 2020 era crollata del 10,3%. Il tasso di disoccupazione è del +9,6% nel 2021, rispetto al 9,3% del 2020. Una ripresa prolungata dell’inflazione potrebbe invece costituire un rischio per la crescita. I recenti rincari legati all’aumento dei prodotti energetici “potrebbero persistere per un periodo più lungo di quanto attualmente scontato dai futures su petrolio e gas“, si legge nella Nadef. Se così fosse, l’inflazione più alta “ridurrebbe il potere d’acquisto delle famiglie e farebbe rallentare la ripresa“.
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