Milano Fashion Week: Giorgio Armani e quella voglia di innamorarsi
King George dopo vent'anni torna a sfilare al Teatro di via Borgonuovo
“Il mondo sta andando verso situazioni molto discutibili per cui c’è voglia di dolcezza, di essere innamorati e che qualcuno si innamori di noi – afferma Giorgio Armani a fine défilé – abbiamo voglia di recuperare dei rapporti persi a causa del mondo, che sta andando verso una situazione discutibile. Teniamo quello che abbiamo con i denti, abbiamo la terra: cerchiamo di salvare lei e noi stessi”. Certo, trasformare il teatrino di via Borgonuovo in un fondale marino “è stata una bella fatica, ma il risultato c’è: scendere in questo sotterraneo e trovare un’atmosfera del genere mi sembrava una cosa inaspettata e magica”. Con questa romantica premessa Giorgio Armani presenta la collezione donna Primavera/Estate 2022 in occasione della Milano Fashion Week.
Animano la passarella dei tessuti morbidi e fluidi che incontrano colori tenui. Le linee scivolano sul corpo e disegnano una donna elegante e femminile, mai sopra le righe. Al Teatrino di via Borgonuovo, trasformato in un fondale acquatico da una sinfonia marina, va in scena una collezione poetica e romantica che si apre sugli immortali versi del Sommo poeta Giacomo Leopardi: “E il naufragar m’è dolce in questo mar”, recitato da Pietro Micci. La colonna sonora è nostalgica e la standing ovation finale è d’ordinanza per il Re della moda italiana.
Giorgio Armani Primavera/Estate 2022: la sfilata dedicata al mare
Si prosegue il sottofondo della sfilata con Loredana Bertè (In alto mare) che precede Giuni Russo (Un’estate al mare). Si conclude con le melodie dedicate agli abissi di Battiato, Vinicio Capossela e Battisti. In passerella incedono delle mannequin con scarpe senza tacco. Indossano pantaloni come quelli delle odalische sotto alle spettacolari ed emblematiche giacche iconiche di Armani che sono un capolavoro di architettura e di geometria pura. Capi cinti da un nodo raffinato che riescono ad avvolgere ed ad accarezza la silhouette. Ma è la parte sera che crea emozione pura. Abiti con veli preziosi che si amalgamano perfettamente all’unisono con la palette cromatica degli abissi e con la proiezione di immagini marine sullo sfondo. Le modelle stranamente ed eccezionalmente sorridono ed Armani racconta di aver dovuto lottare non poco per sdoganare un gesto che il fashion system considera superato e retrò.
Il teatrino di Via Borgonuovo, sede della sfilata di Re Giorgio
“Questo luogo è stato sfondo di sfilate che in molti ricordano e che per me rappresentano il momento fondante della mia estetica. La decisione di sfilare di nuovo in questo spazio è legata al desiderio di recuperare con la collezione Giorgio Armani una dimensione più raccolta, intima“- chiosa il designer. Sono più di vent’anni che Giorgio Armani non riapre il suo teatro via Borgonuovo. La sua prima sede fissa delle sfilate, la location che ha visto le prime espressioni del suo operato, ma anche dell’immagine pubblica. Il luogo è diventato addirittura leggendario tra i giovani che anni fa davano alla moda l’importanza che merita ogni immaginazione.
Giorgio Armani Primavera/Estate 2022: quel mix di profumi e colori nomadi
La collezione donna Giorgio Armani Primavera/Estate 2022 è un mix di di profumi nomadi, decorazioni e colori che sembrano essere stati raccolti durante un viaggio o un viaggio da reinterpretare con un sentimento urbano. Il contrappunto di precisione e libertà si ottiene con notevole leggerezza, sia di materiali che di tonalità. Molte giacche non hanno il collo, ma sono impreziosite da spille gioiello smaltate. Alcuni blazer scivolano leggeri e sono abbinati a pantaloni ampi e fluidi, quasi fluttuanti, come echi di viaggi in paesi lontani. Ma sono solo memorie rivisitate in chiave metropolitana, impreziosite da foulard e da sandali rigorosamente flat e stringati. Una magia è quella che messa in scena da Giorgio Armani che conquista sempre e chiunque subito dal primo istante.