Sono giovani e molti di loro non hanno ancora vent’anni, ma ormai da tempo – e sempre di più – catturano l’attenzione dei Capi di Stato e di Governo dell’Occidente. La riprova si è avuta a Milano all’evento  Youth4Climate, nell’ambito della PreCop26, l’ultima riunione ministeriale prima della Cop26, la conferenza internazionale dell’Onu sulla lotta ai cambiamenti climatici che si terrà in Scozia, a Glasgow, dal primo al 12 novembre.

Draghi: “La transizione ecologica è una necessità

Oggi 30 settembre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno partecipato alla Youth4Climate. “Questa generazione, la vostra generazione – ha detto il premier italiano all’assemblea di oltre 400 giovani da tutto il mondo – è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento. La transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. Abbiamo solo due possibilità. O affrontiamo adesso i costi di questa transizione. O agiamo dopo, il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico.”

L’incontro con le tre leader dei giovani

In Prefettura, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato Greta Thunberg, insieme alle militanti per la lotta al cambiamento climatico Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Un meeting con le leader dei giovani che, a detta del premier, “è andato benissimo“. “Voglio dire giusto una cosa sul ‘bla bla bla’ – ha poi dichiarato Draghi all’assemblea di Youth4Climate  – a volte è solo un modo per nascondere la nostra incapacità di agire. Ma quando ci sono queste trasformazioni epocali, è necessario convincere le persone che l’azione è necessaria. La mia sensazione è che i leader dei governi oggi siano tutti convinti che sia necessario e sia necessario farlo presto“.

Greta Thunberg: “Giustizia climatica, ora

Due giorni fa, in apertura della Youth4Climate, era stata Greta Thunberg ha parlare del “bla bla bla” dei governi. E lo aveva fatto davanti al ministro italiano della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Dai leader mondiali sentiamo solo parole – aveva detto la 18enne leader del movimento internazionale dei giovani Fridays for future – bla bla bla. Le emissioni continuano ad aumentare. Possiamo invertire questa tendenza, ma serviranno soluzioni drastiche“. “La speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla.” aveva aggiunto. “La speranza vuol dire la verità, vuol dire agire. E la speranza viene sempre dalla gente. Noi vogliamo giustizia climatica, e la vogliamo ora“.

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