Andrea Scazzola e Francesca Romana Carpentieri ripercorrono la storia di uno stilista che ha portato nel suo atelier grandissimi nomi della cultura popolare che hanno avuto un forte impatto sul fashion system, come Jackie Kennedy e Audrey Hepburn. I due autori hanno pubblicato Tricò, lo stilista delle regine, un romanzo di formazione che ripercorre i successi dello stilista Pierluigi Scazzola, conosciuto in arte come Tricò.

Chi era Pierluigi Scazzola, in arte Tricò

Nato a Roma, Tricò ha fatto della moda il suo mondo a partire dagli anni ’60. In principio ha creato foulard e abiti in seta dipinti a mano. Ma, prima di intraprendere quella strada, ha studiato giurisprudenza. Il primo abito che realizzò, molto semplice ed unico nel suo genere, fu per la contessa Consuelo Crespi. Ha aperto il suo primo atelier nella città eterna nel 1961. E, nello stesso anno, ha presentato la sua prima collezione Primavera/Estate dapprima in Italia e poi anche a Parigi, ottenendo grande successo.

Cover: Mazzanti

È stato il primo creatore di alta moda in maglia e questa fama ha attirato nel suo atelier tantissime icone internazionali. Un esempio? Lauren Bacall, Claudia Cardinale, Allegra Agnelli, Jaqueline De Ribes e anche le regine di Grecia, del Belgio, di Danimarca (così come l’aristocrazia italiana ed europea), oltre alle già menzionate Audrey Hepburn e Jackie Kennedy. I suoi abiti hanno sfilato in location meravigliose come Palazzo Pitti e Trinità dei Monti, ma non soltanto in Italia.

Il suo stile è arrivato anche a Parigi e a Los Angeles, ha arricchito le vetrine newyorkesi e londinesi per poi stupire anche Mosca. Una degna prova del tocco Made in Italy, difficile da battere. Il romanzo di formazione di Andrea Scazzola e Francesca Romana Carpentieri prende vita nel momento in cui Tricò, sulla soglia dei 90 anni, inizia a raccontare la storia di chi ha unito creatività e industria.

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