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Draghi al B20: “Vite umane salvate grazie al lavoro di governi e imprese”

Al vertice mondiale delle aziende dei paesi ricchi il premier loda la cooperazione fra settore pubblico e privato nei vaccini. Distribuite 6 miliardi di dosi, poche ai paesi poveri

Il rapido sviluppo di vaccini efficaci contro il Covid-19 mostra come la cooperazione tra governi e imprese possa, letteralmente, salvare vite umane. Lo sforzo di ricerca delle aziende farmaceutiche è iniziato subito dopo la scoperta dei primi casi di Covid-19. Grazie all’ingegnosità del settore privato, i vaccini erano pronti poco dopo, mentre normalmente ci vogliono circa dieci anni“. Così, oggi 8 ottobre, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto in collegamento video al summit del B20 (Business 20), il vertice mondiale delle imprese dei paesi più industrializzati.

Il vertice finale del B20

“Il vertice di oggi – ha sottolineato Draghi – è un’eccellente opportunità per rafforzare i legami tra il settore pubblico e quello privato a livello multilaterale. Ciò è essenziale per garantire una ripresa solida, equa e sostenibile dalla pandemia e per affrontare le altre sfide dei nostri tempi, compreso il cambiamento climatico“. La community del B20, che rappresenta oltre 6,5 milioni di imprese, arriva al suo culmine con il Final Summit che si concluderà in giornata. Sarà l’occasione per presentare i Policy Paper rivolti ai governi del G20 e consegnare a Draghi le raccomandazioni dell’industria dei paesi più ricchi. L’obiettivo è di supportare la presidenza Italiana in vista del vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi G20, in programma il 30 e 31 ottobre a Roma.

Draghi: “La fine della pandemia è in vista

Il premier italiano ha insistito sul punto dei vaccini e di quello che ritiene essere uno stretto collegamento con la ripresa economica globale. “I governi, da parte loro – ha rimarcato Draghi al B20 – hanno fornito generose sovvenzioni per finanziare il lavoro di laboratorio, le sperimentazioni cliniche e la produzione di vaccini. Il settore pubblico ha impegnato somme significative in appalti a lungo termine che hanno protetto l’industria dal rischio di fallimento. Attualmente abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti paesi e a darci la speranza che la sua fine sia finalmente in vista“.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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