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Draghi alla Cgil, si va verso lo scioglimento dei gruppi neofascisti

L'abbraccio fra il premier e Landini suggella un patto che potrebbe portare presto alla fine di Forza nuova e altre organizzazioni di estrema destra

Una visita non scontata” l’ha definita il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è infatti è recato nella sede nazionale della Confederazione generale del lavoro a Roma per portare la solidarietà del Governo. Il tutto a seguito dell’assalto subìto sabato scorso, quando un gruppo di manifestanti No green Pass e No Vax, di matrice neofascista, ha forzato l’ingresso e distrutto computer e mobili, rovesciando sedie e scrivanie. Dodici, alla fine, gli arresti, anche per i precedenti scontri con la polizia nel centro della capitale.

Landini: “Vicinanza Draghi importante

Quando Landini e Draghi si sono abbracciati (nella foto), di fronte a un centinaio di militanti Cgil, si è levato un forte applauso. Il premier ha stretto la mano a parecchi iscritti; la visita è durata circa mezz’ora. “Ho ringraziato il Presidente del Consiglio per una visita dal significato importante – ha detto Landini – una visita non scontata. Il presidente Draghi ha voluto segnalare la vicinanza del Governo e delle istituzioni al sindacato per impedire che torni un passato che va evitato. Un messaggio particolarmente significativo“.

Roma, maxi corteo il 16 ottobre

Per sabato prossimo, 16 ottobre, Cgil Cisl e Uil hanno convocato una manifestazione che si annuncia imponente. La Cgil, il maggior sindacato italiano (5,5 milioni di iscritti) chiederà ufficialmente, con Cisl e Uil, lo scioglimento delle forze che si richiamano al fascismo, come prevede la Costituzione. “Esprimiamo una ferma condanna a quanto accaduto sabato – ha detto il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomie a qualsiasi forma di estremismo. Nessun profittatore deve trarre vantaggio dalla violenza“.

Mozione Pd, Iv e Psi

Il Pd ha presentato intanto al Senato, a prima firma di Simona Malpezzi e Dario Parrini, una mozione in cui impegna il Governo “a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista (…) per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista.” Un’altra mozione, simile, è stata presentata in Senato da Riccardo Nencini (Psi) e Davide Faraone (Iv).

Fratelli d’Italia: “Noi partito della legalità

Il governo può sciogliere le organizzazioni eversive. Perché il Pd che negli ultimi 10 anni ha governato non lo ha ancora fatto? – attacca alla Camera il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida  – Draghi prenda provvedimenti che competono a lui e non al Parlamento“. “Ho già condannato quello che è successo sabato e manifestato solidarietà personalmente al segretario della Cgil Landini. Rinnovo la mia solidarietà alle forze dell’ordine che si ritrovano ad avere a che fare con soggetti che in piazza non dovrebbero stare. Noi siamo e restiamo il partito della legalità“.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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