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In Germania intesa fra Spd, Verdi e Liberali. Scholz: “Governo più vicino”

La coalizione 'Semaforo' prende quota. Il probabile prossimo cancelliere, Olaf Scholz, annuncia la svolta su rinnovabili e digitalizzazione

A poco più di una settimana dal primo incontro formale per la formazione del nuovo Governo in Germania, Spd, Verdi e Liberali avrebbero trovato un’intesa di fondo. “Ci siamo accordati su un documento sulla base del quale è possibile costruire un governo” ha detto il candidato alla cancelleria dell’Spd Olaf Scholz. Il leader dei socialdemocratici, e vicecancelliere uscente, è l’uomo che fin dal primo momento dopo le elezioni dello scorso 26 settembre ha più probabilità di inaugurare il dopo-Merkel come nuovo cancelliere della Germania. E la coalizione ‘semaforo’ (Spd-rosso, Liberali-giallo, Verdi-verde) prende quota. Come è noto la Spd ha vinto le elezioni con il 25,7% dei suffragi, mentre la Cdu-Csu ha toccato il minimo storico col 24,1%.

Scholz: “Lavoriamo per un nuovo inizio

Olaf Scholz si è presentato ai giornalisti, oggi 15 ottobre, a fianco dei leader dei Verdi, Annalena Baerbock e Robert Habeck, e dei liberali dell’Fdp, Christian Lindner. “Puntiamo ad avere un nuovo governo federale prima di Natale“, ha detto Scholz. “I rappresentanti di tutti e tre i nostri partiti hanno chiarito che intendono aver concluso le trattative entro quella data“, ha aggiunto. “Qui c’è la possibilità di un nuovo inizio a favore di un governo del progresso portata avanti dai tre partiti“, ha detto Scholz.

Il tema delle energie rinnovabili

Si tratta di un risultato molto buono – ha proseguito Scholz – che porterà a un esecutivo di progresso in molti campi. Dallo sviluppo della società e dell’economia, passando dalla modernizzazione della comunità e una maggiore digitalizzazione, fino a una nuova stagione di investimenti“. A detta dell’attuale ministro alle Finanze tedesco, “vi è la possibilità di una modernizzazione industriale del Paese, anche grazie a un investimento massiccio nelle energie rinnovabili.” L’obiettivo è di rinunciare presto alle energie fossili. In pratica, ha sostenuto Scholz, “per il nostro Paese si tratta del maggior progetto di innovazione in 100 anni“.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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