Era un momento atteso, anche con preoccupazione dopo le proteste di domenica scorsa a cui sono seguiti tre arresti. La fiaccola olimpica dei Giochi invernali di Pechino 2022 è stata ufficialmente accesa nell’antico sito greco di Olimpia, che la custodisce. Ancora una volta, il celebre rito che è avvenuto come accade per ogni edizione estiva ed invernale. Questa volta attesa era l’assenza del pubblico a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19. Quello che invece ha sorpreso, è stata la protesta pro-Tibet, immediatamente fermata dalla sicurezza ellenica.

La cerimonia di accensione della fiaccola olimpica

Come accade ogni migliaia di persone hanno seguito il rito di accensione della fiaccola olimpica in diretta mondiale, complici anche i divieti a causa della pandemia. Poco dopo le 9 del mattino, i raggi del sole si sono alzati, illuminando le rovine dell’antico tempio di Hera ad Olimpia, il luogo dove si sono celebrati i primi giochi dell’antichità. Presenti i vertici del CIO guidati dal presidente Thomas Bach.

Con questo rito inizia di fatto il cammino della fiaccola fino alla capitale della Cina dove si disputeranno i XXIV Giochi olimpici invernali, noti anche come Pechino2022. Le competizioni si svolgeranno dal 4 al 20 febbraio. Nella stessa località si terranno i XIII Giochi paralimpici invernali.

Le proteste pro-Tibet

Durante la cerimonia alcuni manifestanti hanno tentato di dispiegare una bandiera tibetana. La sicurezza è subito intervenuta, e ha fermato immediatamente il tentativo di protesta. Solo Ieri, tre attivisti sono stati arrestati all’Acropoli di Atene per aver sciolto una bandiera tibetana e un uno striscione inneggiante alla Rivoluzione di Honk Kong, con scritte inneggianti alla liberazione del Tibet e al boicotaggio di Pechino2022: “Boicottate Pechino 2022” e “Liberate il Tibet“.

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