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Scontri di Roma, Lamorgese: “Nessuna ombra sulla polizia”

La ministra dell'Interno rievoca gli "8 angoscianti minuti" del 9 ottobre in cui è stata assaltata la Cgil e difende le forze dell'ordine

Un’autodifesa schietta e al tempo stesso non senza autocritiche quella della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. La titolare del Viminale ha riferito in Parlamento sulle carenze dell’ordine pubblico il 9 ottobre a Roma. Dieci giorni fa un corteo non autorizzato di No Green Pass e No Vax era degenerato nell’assalto alla sede della Cgil, vandalizzata.

Il monito della ministra

Ho chiesto al capo della polizia una dettagliata ricostruzione” ha detto Lamorgese. La gestione dell’ordine pubblico in quelle ore era apparsa carente.” Il deficit di sicurezza determinato dalla situazione “ha superato ogni ragionevole previsione“. E non deve “più ripetersi.

Lamorgese e la strategia della tensione

Nei giorni seguenti Luciana Lamorgese è diventata bersaglio degli strali di Fratelli d’Italia che ha chiesto le sue dimissioni. C’è chi ha parlato di un ritorno alla strategia della tensione. “Devo respingere fermamente questa lettura” ha sottolineato la ministra. Quella di cui la si accusa è un’ipotesi che “insinua il dubbio che le forze della polizia si prestino a essere strumento di oscure finalità politiche. È un’ingiusta accusa, che getta un’ombra inaccettabile sull’operato delle forze ordine“.

L’assalto alla sede della Cgil

L’irruzione nella sede della Cgil, uno sfregio alla democrazia“, è stato “il momento più drammatico” per la ministra dell’Interno: un episodio che ha turbato l’opinione pubblica per la sua “violenza distruttiva “. Nella ricostruzione dettagliata che Lamorgese ha fatto ai deputati si tratta di “8 angoscianti minuti“. L’assalto di un gruppo di facinorosi alla sede nazionale del sindacato con più iscritti d’Italia ha avuto il suo apice tra le 17.32 e le 17.35. È in questa manciata di minuti che “le forze di polizia liberano i locali“.

Lamorgese: “L’allerta resta massima

L’obiettivo che dobbiamo prefiggerci è guidare il Paese fuori dalla pandemiaha insistito Lamorgese. “L’andamento delle manifestazioni dell’ultimo fine settimana induce a mantenere massima l’attenzione. Lo strumento per garantire questo è il doveroso equilibrio tra il diritto di manifestare il dissenso e la tutela dei diritti e le libertà dei cittadini“.

Le manifestazioni in Italia

Dal febbraio 2020 a ieri 18 ottobre si sono tenute 5.569 manifestazioni di protesta e più della metà si sono svolte nel 2021, con 1.526 che hanno riguardato la contestazioni al Green Pass. Nello stesso periodo, ha detto Lamorgese, sono aumentate di oltre 17mila unità le forze dell’ordine che hanno dovuto fronteggiare questo genere di situazioni.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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