“Una película sobre parejas” finzione e realtà prendono atto nell’autofiction di Natalia Cabral e Oriol Estrada
Alla Festa del Cinema di Roma i registi dal dietro le quinte raggiungono l'obiettivo della macchina da presa. È il ciak della loro vita
Anche oggi le sale dell’Auditorium Parco della Musica si sono aperte al pubblico e alla critica per un ricco programma. Tra i film in proiezione il debutto in anteprima mondiale Una película sobre parejas; pellicola diretta da Natalia Cabral e Oriol Estrada. La vicenda racconta la storia di una coppia di registi impegnati a realizzare un documentario sul rapporto tra uomo e donna e sulle loro relazioni. Ma ciò che predomina inaspettatamente è il conflitto individuale e di coppia tra i registi. Più i protagonisti cercano di trovare il disagio tra i loro soggetti, perché “il cinema è dolore”, è più si apriranno ferite della loro stessa relazione e le discussioni si sovrappongono ai dubbi.
Una película sobre parejas, un film di finzione ispirato alla vita reale
La narrazione ‘purista’, in quanto prettamente legata alla realtà, vede fondersi la commedia con la vita quotidiana di chi sta dirigendo la macchina da presa. I registi della pellicola in concorso, non sono altro che i protagonisti della loro ultima fatica cinematografica. Natalia Cabral e Oriol Estrada hanno portato sul grande schermo in prima visione assoluta uno spaccato della loro quotidianità; un frame che non ci porta lontani dalla vita di tutti i giorni.
In Una película sobre parejas si tolgono parti di una corazza che inizialmente appare come scudo di difesa contro le critiche in sala dopo la prima proiezione del loro film e non solo. La condizione femminile di una madre che vorrebbe realizzarsi professionalmente ed individualmente senza sentire l’ombra del compagno pesare sulla sua identità da professionista è un profilo che predomina nella parte centrale dell’autofiction. Le sequenze di immagini si articolano in inquadrature fisse; i personaggi entrano ed escono dal mirino lasciando in sospeso la continuità di un’azione. Il punto di rottura genera un inizio che rivela un modo differente di modellare il proprio amore e la passione per il cinema nell’ultimo atto del loro documentario.
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