Festa del Cinema di Roma, Caterina Caselli si racconta per la prima volta a Renato De Maria
La cantante dal fiuto evoluto e dal carattere controcorrente al fianco del regista porta in sala "Caterina - Una vita, cento vite"
Raccontarsi davanti ad una macchina da presa non è sempre così semplice. Si scava a tal punto da far riemergere momenti molto difficili della propria vita. Caterina Caselli nel documentario Caterina Caselli – Una vita, cento vite lo fa dimostrando molta generosità nel rivelare aspetti intimi della propria esistenza, tanto da far emergere un vissuto ancor più viscerale e possente; quasi come se l’attrice stesse vivendo da sempre due vite.
“Tutto questo è stato possibile perché il regista di questo film è Renato De Maria. Prima che si decidesse a fare questo film, abbiamo avuto un primo incontro dal momento che sì, sapevo delle sue opere ma non lo conoscevo”; racconta la Caselli durante la conferenza stampa che ha avuto luogo nella medesima cornice della Festa del Cinema di Roma. Un incontro – continua la cantante – dalla quale è nata una forte empatia tanto da aprirsi e raccontare senza filtro un dolore che non aveva mai raccontato prima.
D’altronde, l’evoluzione in Caterina Caselli è una costante. La prima nel 1966 quando i parrucchieri le inventarono il caschetto biondo. La seconda quando, sotto quel casco crescevano i suoi capelli castani per poi diventare la signora Sugar. E ora, alla sua nuova immagine nella quale si vede cresciuta e non invecchiata, Caterina Caselli torna in pubblico con un documentario di De Maria che verrà distribuito nelle sale da Nexo Digital il 13, 14, 15 dicembre. “Ho subito capito che in Caterina c’era un’urgenza di comunicare, di parlare, di raccontare la propria storia, e in più c’era una luce e una grazia e una verità nel raccontare”.
Il regista ha delineato un profilo inedito della cantante attraverso aneddoti intimi a testimonianze pubbliche, seguendo il flusso degli eventi. Emerge un ritratto di una donna che ha anticipato le mode, con coraggio e dallo spirito controcorrente. Una vita – come ricorda – all’insegna del “Nessuno mi può giudicare”.
Caterina Caselli, donna rivoluzionaria ha lanciato Elisa, Bocelli, Negramaro e tanti altri
Una vera imprenditrice nel campo della musica. Caterina Caselli ha fiuto nel scovare talenti come Elisa, Andrea Bocelli e i Negramaro. E a proposito della rapidità con cui un artista potrebbe salpare velocemente in vetta alle classifiche, la cantante non ha dubbi e dimostra quanto il suo esser evoluta, torna a dettare definizioni concrete, intramontabili e ben ponderate da un’acuta oggettività: “Oggi c’è molto sensazionalismo, sono tutti forti, bravissimi, sorridenti, la competizione è fortissima. Il talento è timido, è democratico – spiega la Caselli – può uscire ovunque. Chi ha qualità prima o poi emerge, io alla qualità ci credo ancora“.
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