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“Facebook cambia nome”, Zuckerberg punta al metaverso

Svolta a Menlo Park dove si progetta la piattaforma del futuro: un nuovo ambiente online per far interagire il mondo fisico e quello virtuale

Facebook progetta il proprio futuro scommettendo sul metaverso: un nuovo ambiente online dove si intersecheranno il mondo virtuale e quello reale, ben oltre gli attuali social media. Per questo la società di Menlo Park starebbe per cambiare nome. Attenzione: non muterà nome la piattaforma che ha ormai fidelizzato miliardi di utenti ma l’azienda che la possiede, per la quale Facebook non sarebbe che uno dei prodotti e neppure il più importante.

“L’annuncio il 28 ottobre”

Si tratta al momento di un indiscrezione, ma sufficientemente fondata perché se ne scriva anche di qua dall’oceano. A riportarla è il sito americano The Verge, che cita “una fonte che ha conoscenza diretta della questione“. Stando a The Verge, l’ad Mark Zuckerberg svelerà ufficialmente il progetto alla conferenza annuale dell’azienda il 28 ottobre, se non prima. Il fatto è che il fondatore di Facebook vuole “essere conosciuto per qualcosa di più dei social media e di tutti i mali che questi comportano.

Il ‘rebrand’ di Facebook

In sostanza, il rebrand probabilmente posizionerebbe l’app di Facebook come uno dei tanti prodotti di una società madre.” Quindi come un’azienda “che supervisiona gruppi come Instagram, WhatsApp, Oculus e altri“. Una scelta che ha già fatto Google nel 2015 quando è nata la holding Alphabet che comprende le varie anime del colosso del web.

Facebook e il caso Haugen

Al momento, come riporta The Verge, Facebook si è rifiutata di commentare la notizia. Del resto ci sono altre gatte da pelare. Nelle scorse settimane la società di Zuckerberg è tornata alla ribalta per le rivelazioni di un’ex dipendente, Frances Haugen, 37 anni, ingegnere informatico addetta al controllo dei dati. Le sue affermazioni hanno fatto scaturire un’inchiesta a puntate sul Wall Street Journal fino al momento in cui, all’inizio di ottobre, lei stessa da ‘gola profonda’ è uscita allo scoperto concedendo un’intervista alla trasmissione 60 minutes di Cbs News. Secondo la Haugen, che ha raccolto decine di documenti aziendali segreti, “Facebook ha allentato il controllo delle fake news per interesse“.

Metaverso, la sfida del futuro

Di qui la necessità per Mark Zuckerberg di passare al contrattacco e sganciare l’immagine di Facebook dall’idea, sempre più diffusa nel mondo, di un social media che si sta compromettendo troppo con la disinformazione delle fake news e la violazione della privacy. Tuttavia c’è anche un altro motivo che spingerebbe Menlo Park alla rivoluzione del cambio di nome. Ovvero l’annuncio dell’investimento sul metaverso, la “piattaforma del futuro“, per cui sono previsti 10mila nuovi posti di lavoro nella sola Europa. Nell’arco di pochi giorni, se la fonte anonima di The Verge ha detto il vero, si avrà l’ufficialità sul ‘cambio di pelle’ per il social con 3 miliardi di utenti nel mondo.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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