“Inedita”, Susanna Tamaro alla Festa del Cinema di Roma: “È stato liberatorio”
La pellicola di Katia Bernardi porta sul grande schermo la vita della scrittrice
In occasione della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma; la dolcezza e l’eleganza di Susanna Tamaro ha inebriato l’Auditorium Parco della Musica ieri 19 ottobre. Seduta su una delle poltrone presenti negli spazi interni dediti alla manifestazione capitolina, la scrittrice italiana ha accolto comoda i suoi lettori, fotografi e giornalisti. Sul volto sorridente, perfettamente in sintonia con l’outfit scelto per l’occasione, riaffiora la penna che diede vita nel 1994 al kolossal letterario: Và dove ti porta. Ed è nella medesima location, che da giorni accoglie il cinema dal respiro mondiale, che la scrittrice del best seller si racconta senza maschere nel film Inedita. Appassionata, profonda e libera.
Susanna Tamaro, inedita come non lo è mai stata
Susanna Tamaro, tra le scrittrici più lette, si mette a nudo parlando della sua vita, di quei retroscena, forse, mai del tutto rivelati. E lo fa in un racconto delicato, senza maschere e né confini. Ma un canto liberatorio che prende carattere e forma sulla pellicola diretta da Katia Bernardi. “È stato difficilissimo per 30 anni recitare la parte di Susanna Tamaro. Un vero calvario”; confessa nel trailer del documentario, reso noto da Rai Cultura. La scrittrice ha pertanto deciso di interromperlo parlando di sé. Della sua infanzia difficile, del suo essere dannatamente e felicemente androgina e delle passioni con un film straordinario e delicato.
Nella splendida cornice della manifestazione capitolina, che ormai da ben sette giorni ha tagliato il nastro della sua sedicesima edizione; noi di VelvetMag abbiamo avuto l’occasione di ascoltare in esclusiva la sua voce che ci ha ricordato quanto, le pagine di Và dove ti porta il cuore siano contemporanee, nonostante gli anni lontani dall’uscita.
“È un libro che ha più di 25 anni. Le persone lo leggono e lo rileggono nella vita. È un po’ una scatola magica Và dove ti porta il cuore, perché, in qualsiasi età lo apri, trovi qualcosa che ti riguarda. È un’esperienza di tutte le mie lettrici che in questi anni ho incontrato in tutto il mondo. Anche per me – ci racconta Susanna Tamaro – mi capita di aprirlo casualmente da qualche parte e scopro delle frasi, piccoli universi che non mi ricordavo. Tante ragazze lo stanno scoprendo ora, il che significa che il libro ha una vita molto lunga per fortuna: sì, è contemporaneo“.
Sono trascorsi più di 25 anni dal kolossal letterario, ma solo oggi Susanna Tamaro decide di far emergere quell’essenza pura e, appunto, Inedita del suo essere da sempre scrittrice ed essere umano. “Per me è stato molto liberatorio. Io faccio una vita riservata e ritirata, anche se sono molto socievole e amo comunicare. Anche calorosamente. Ma questo aspetto non compariva mai nei miei libri. L’idea di fare un film è nato dunque con Katia Bernardi, con la quale vi è una grande affinità interiore e della quale mi sono fidata completamente. Inedita è un regalo che volevo fare ai miei lettori dopo quasi trent’anni di carriera, che magari volevano conoscere anche un po’ la mia vita”.
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