Il capoluogo veneto offre atmosfere uniche e suggestive; guardando oltre il cliché della gondola che sguscia tra i canali e le calli, esiste un mondo che merita di essere letto.
«Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non sa leggere» diceva Carlo Goldoni osservando la sua Venezia; la città sospesa sull’acqua che se fosse un libro, se si dovesse imparare a leggerlo, come suggeriva Goldoni, forse sarebbe di un genere impossibile, indecifrabile. Le sue sfumature e atmosfere la incastonano in un’intelaiatura di generi: dal romanico al thriller, passando per il comico e il romanzo storico.
Camminando tra le pagine di Venezia
Camminando tra le sue pagine, gli innamorati trovano il proprio posto nel mondo: non è un caso che i grandi amori, prima o poi, mettano in nota un biglietto con destinazione Venezia. Tenersi per mano in piazza San Marco al tramonto, con la omonima basilica imponente e silenziosa sullo sfondo. Lo scroscio delle acque come colonna sonora è il disegno perfetto di un istante irripetibile; allora ecco la dimensione del romanzo sentimentale dove il narratore cattura l’amore e lo libera nelle parole.
Poi si volta pagina e si apre un nuovo capitolo: calato il sole, piazza San Marco si trasforma e le famose colonne di Nicolò Barattieri, dedicate ai santi, attirano l’attenzione dei più curiosi, dei più inclini al mistero: infatti, la leggenda narra che queste colonne, così affascinanti, pesanti e monumentali, non siano soltanto due, come si vede, ma che ce ne sia una terza sepolta, inabissata, di cui tutti parlano, ma nessuno sa.
E passeggiando tra le virgole delle pagine un po’ ingiallite della città è impossibile non imbattersi nel ponte di Rialto che in quanto a misteri non è secondo a nessuno; è questo il momento in cui il narratore redarguisce il lettore: questo ponte è stato il palcoscenico di un sinistro patto tra il diavolo e uno sventurato capomastro di un cantiere. Non lontano, proseguendo il cammino, il lettore curioso noterà il Casino degli Spiriti la cui storia è oscura ed enigmatica; basti sapere che è noto per essere fissa dimora degli spiriti irrequieti. Sfogliando il grande libro di Venezia ci si imbatte poi nel capitolo dedicato all’arte, alla risata alla commedia.
E i colori del teatro…
Il teatro di Carlo Goldoni è il teatro più antico della città, in posizione centralissima. Non è certo l’unico, ma il più interessante sul versante storico e artistico: già noto come teatro Vendramin, dal nome della famiglia che lo aveva preso in gestione dopo un incendio, divenne grande quando, nel 1752, Carlo Goldoni venne ingaggiato. Le fortunatissime opere del drammaturgo, ancora oggi tra le più acclamate e affascinanti, portarono il teatro alla ribalta rendendolo uno dei simboli della rivoluzione artistica teatrale italiana. Se si è fortunati, se capita di leggere Venezia tra febbraio e marzo, allora tra le calli si respirerà aria di festa; il carnevale è tra gli eventi più noti e apprezzati al mondo. Sfilate di carri (Liston), maschere, botteghe adornate, dolci e profumi. Magia e storia che si fondono per dare vita a giorni di grande allegria e divertimento.