“Stories of a Generation – con Papa Francesco”: il Pontefice e Scorzese in un racconto inedito
La nuova docu-serie in quattro episodi ispirata al libro "Sharing the wisdom of time" (La saggezza del tempo)
La voce del Pontefice riempie la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica durate la prima proiezione assoluta di “Stories of a Generation – con Papa Francesco”. La prima puntata Love della nuova docu-serie in 4 episodi e, ispirata al libro The Wisdom of Time scritto dal Pontefice, è stata presentata oggi 21 ottobre nella sezione Riflessi, e sarà resa disponibile al pubblico sulla piattaforma Netflix dal 25 Dicembre in tutti i paesi il cui il servizio è attivo. Il documentario di Simona Ercolani è un racconto corale sulla terza età. Donne e uomini over 70 provenienti dai cinque continenti si rivelano davanti all’obiettivo dei giovani filmmaker ander 30. Ciascun episodio si focalizza sui temi più importanti e al contempo complessi della vita: l’amore, i sogni, la lotta ed il lavoro.
Stories of a Generation – con Papa Francesco: in Love il dramma dell’immigrazione con Vito Fiorino
Nel primo episodio di 48′, il Santo Padre dispensa consigli e al contempo racconta brevissimi aneddoti della sua vita, non solo in veste di guida spirituale che tutti conoscono, ma anche da Jorge Mario Bergoglio; un uomo fra gli uomini attraverso i ricordi di una gioventù. “Quando ho proposto questa cosa, lo ha accettato generosamente – racconta Padre Antonio Spadano durante la conferenza stampa – a patto che lui non sarebbe stato il protagonista della docu-serie”.
Papa Francesco si inserisce nella storia con garbo. È rilassato e aperto al racconto che conduce a braccio come se stesse tranquillamente dialogando. “Le quattro puntate seguono un arco narrativo crescente: gli aneddoti del Pontefice e le storie inedite danno energia”; spiega Simona Ercolani. L’autrice invita tutti a trascorrere il prossimo Natale godendo delle storie incredibili della nuova docu-serie. Vicende vissute da gente comune; eroi del quotidiano.
La prima puntata porta sul grande schermo la storia di Vito Fiorino, un gelataio di Lampedusa la cui vita è cambiata il 3 ottobre del 2013 quando ha messo in salvo sulla sua piccola barca 47 naufraghi che stavano affogando. Si segue con la vicenda di Dr. Jane Goodall, etologa e ambientalista inglese fondatrice del Jane Goodall Institute. E poi ancora il racconto intimo ed inedito del regista Premio Oscar Martin Scorsese in cui lui stesso svela aspetti della sua vita attraverso un’intervista girata da sua figlia; la regista ed attrice Francesca Scorsese. Ad aggiungersi ai personaggi che rappresenteranno l’amore sotto ogni punto di vista è Estela Barnes de Carlotto, fondatrice del movimento delle Abuelas de Plaza de Mayo, un gruppo di anziane che si mettono alla ricerca di tutti i bambini desaparecidos.
L’amore di Martin Scorsese
“Cos’è l’amore?”, viene chiesto a Papa Francesco durante l’intervista della docu-serie. La risposta è un’ulteriore domanda che fa il Pontefice chiedendo: “Che cos’è l’aria?” intesa come entità inafferrabile e non quantificabile, ma resa sicuramente chiara e che si riferirebbe all’amore, ovvero “la gratuità del gioco”. Le primissime scene di Martin Scorsese mostrano le clip del passato in cui il regista gioca con la terza figlia avuta alla soglia dei suoi cinquanta anni.
“Scorsese s’è messo a nudo e ha abbracciato il progetto capendo lo spirito e mettendo a disposizione la sua esperienza di vita – come figlio, nipote, padre – e poi professionale”, commenta in sala Simona Ercolani. “Scorsese ha accettato affinché potesse passare, alle nuove generazioni anche la sua chiave di fallimento. È un racconto famigliare, in cui il padre comunica alla figlia un’esperienza di vita e difficoltà. Un messaggio molto, molto forte”; aggiunge Padre Spadaro.
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