L’Incontro ravvicinato con Tim Burton è stato un fuoco di domande e applausi nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Nella splendida cornice del Film Festival di Roma il regista inglese è stato premiato per onorare la sua carriera che lo ha visto esordiente a 18 anni dopo aver vinto una borsa di studio messa in palio dalla Disney. Un’occasione unica che gli ha permesso di coltivare la passione per la macchina da presa al California Istitute of the Arts di Valencia. Ed è guardandosi indietro che il regista, oggi, si rivolge ai giovani presenti in sala; consigliando loro di non trascurare mai la forza interiore che smuove la loro creatività: “Non abbiate paura delle vostre passioni – spiega Burton – La creatività aiuta lo spirito.
Il cineasta è arrivato a Roma accompagnato dai figli Neill e Billy avuti da Helena Bonham Carter; e il cagnolino Levi, protagonista indiscusso sul Red Carpet. Acclamato dalla folla presente sugli spalti del tappeto rosso circondato subito dopo dai fotografi urlanti che osannavano la sua attenzione. Ma è tra le poltrone della sala Petrassi che la storia di Tim Burton conquista i presenti; raccontando aneddoti del passato attraverso clip scelte per l’evento. L’impeccabile ironia ha trasformato l’incontro con la stampa e gli appassionati per il Premio alla Carriera in uno scambio divertente in cui il regista a risposto alle domande dei presenti in sala.
Festa del Cinema di Roma, Burton e Depp: più che un rispetto chiamiamolo sodalizio
Dietro le sue spalle chiosa il volto più giovane dell’attore Johnny Depp, e quello di Winona Ryder in Edward mani di forbice, il personaggio che ha sempre più vicino. Ma quando gli si chiede del rapporto con Depp, ecco che quel sodalizio professionale che dettarono gli esordi dell’attore, tornano in auge durante l’incontro.
Tim Burton non si dilunga nel rispondere, ma si espone con chiarezza mostrando la sua ammirazione per un interprete che al suo fianco ha recitato un pezzo di storia cinematografica di spessore: “Sono felice di aver lavorato con persone come Johnny e con quegli attori che erano pronti a provare qualcosa di diverso, mi piace lavorare con persone che mi ispirano. Come Michelle Pfeiffer che per la sua Catwoman è stata capace di mettere in bocca un uccello vivo. Amo gli attori che sono interessati più al processo che al risultato, che non passano il tempo a rivedersi”.
Interpellato sulle ultime vicende personali che starebbe vivendo Depp, il Premio alla Carriera ha precisato che è da tanto che non vive ad Hollywood. Ma su Johnny non ha dubbi: “Certo è che lavorerei ancora con lui, è un mio amico e gli voglio bene“.
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