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Colombia, catturato il super boss della coca: “Era come Pablo Escobar”

Ricercato da almeno 6 anni, Dario Antonio Usuga controllava il clan del Golfo, il gruppo di narcotrafficanti di cocaina più potente del mondo

Le forze armate della Colombia hanno catturato Dario Antonio Usuga, il trafficante di droga più ricercato di tutto il Paese, noto come Otoniel. Lo ha reso noto il Governo di Bogotà. Usuga è il capo del clan del Golfo: il più potente e temuto gruppo di narcotraffico mondiale di cocaina. Andrà alla sbarra perché su di lui pendono numerosi processi per vari reati.

Sul boss una taglia di 5 milioni di dollari

Per rendersi conto dell’importanza della cattura di Dario Antonio Usuga, basta sottolineare che il Governo degli Stati Uniti aveva posto su di lui una taglia di 5 milioni di dollari. Ricercato da almeno 6 anni, il super boss dovrà rispondere ora ai magistrati in 120 processi per i più diversi reati. Fra questi, omicidi plurimi e l’esportazione verso il Centro America, gli Stati Uniti e l’Europa di molte tonnellate di cocaina proveniente dalla regione di Uraba del dipartimento di Antioquia, uno dei 32 di cui si compone la Colombia.

“Usuga come Pablo Escobar”

Su Twitter il Capo di Stato colombiano, Ivan Duque, ha definito trionfalmente l’arresto di Usuga (nella foto, in un frame del video postato da Duque) come “il colpo più duro che abbiamo inferto al traffico di droga in questo secolo nel nostro Paese. Un successo paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar“. Ivan Duque ha rivelato anche alcuni dettagli sulla sua cattura. Il narcotrafficante è stato catturato a Necocli, nel nord-ovest del Paese, vicino al confine con Panama. È stata “la più grande spedizione nella giungla mai realizzata nella storia militare del nostro Paese“, ha affermato il Presidente della Colombia. Le forze armate hanno realizzato l’operazione grazie anche al massiccio aiuto di mezzi e uomini dell’intelligence americana e britannica.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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