La sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma ha dato spazio ai premi nel giorno in cui Angelina Jolie ha attraversato il Red Carpet chiudendo in bellezza l’appuntamento cinematografico. Il Premio del Pubblico FS è stato dunque consegnato al regista Marcel Barrena assegnato dagli spettatori che hanno votato attraverso l’APP ufficiale e il sito www.romacinemafest.it il film Mediterráneo (Open Arms – La legge del mare). La pellicola è tratta dalla storia vera di Òscar Camps, il fondatore di Open Arms.

“L’anteprima a Roma è stata un’esperienza indelebile per me, non dimenticherò mai l’accoglienza del pubblico”; ha dichiarato il regista che non ha potuto ritirare il Premio ringraziando con un messaggio tutti per l’accoglienza ricevuta. “Ho il video nel telefono e l’ho guardato molte volte con le lacrime agli occhi; perché abbiamo sofferto molto facendo questo film”. Realizzare Open Arms – La legge del mare è stato per Barrena un viaggio doloroso: “La strada lunga e tortuosa della mia vita, come dicevano i Beatles”.

Open Arms – La legge del mare. È un film attuale e un potente racconto sulla storia e la visione di Oscar Camps; un uomo che ha superato i suoi limiti realizzando ciò che poteva sembrare impossibile. Queste sono le parole dichiarate dai distributori italiani del film che sarà distribuito nelle sale italiane da Adler Entertainment.

Open Arms – La legge del mare: il salvataggio nel Mediterraneo

È l’autunno del 2015. Òscar e Gerard due bagnini spagnoli colpiti dall’immagine di un bambino annegato nel Mediterraneo, vanno nell’isola di Lesbo e scoprono una triste realtà. Ogni giorno tante persone rischiano la vita di solcare il mare con imbarcazioni precarie per fuggire alla miseria e alle guerre che affliggono il popolo. La povertà fa più paura della stessa morte. Ma la cosa più sconvolgente sarà scoprire che nessuno sta svolgendo attività di salvataggio. E dunque, Òscar e Gerard insieme a Esther, Nico e agli altri membri della loro squadra lotteranno per compiere il lavoro disatteso dalle autorità recando aiuto alle migliaia di persone in difficoltà.

Festa del Cinema di Roma: cosa abbiamo amato di questo Film Festival

Dal 14 al 24 ottobre, presso l’Auditorium Parco della Musica si è tenuta la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Con la direzione artistica di Antonio Monda si è svolta un’edizione molto partecipata. sia dal pubblico che dalle star, perché simbolo della ripresa artistica dopo il periodo di stop dovuto alla situazione pandemica. Emblema di una rinascita è stato fin da subito rappresentato dal volto di Uma Thurman con una foto omaggio tratta dalla straordinaria performance in Kill Bill: Volume 2 di Quentin Tarantino. Gli occhi dell’attrice fissano lo spettatore che viene poi trascinato dentro l’azione. Siamo tornati al cinema!

I direttori del Festival hanno definito questa edizione pop, ospitando i mostri sacri del cinema. Non a caso hanno salpato il Red Carpet dell’Auditorium Quentin Tarantino, Tim Burton, ovvero i due registi che nella splendida cornice della Festa hanno ricevuto il Premio alla Carriera. Una delle presenze femminili più attese, oltre ad Angelina Jolie che ha chiuso la kermesse della Città eterna con Eternals, è stata Jessica Chastein protagonista del film di apertura The eyes of Tammy FayeAltrettanto nutrita la presenza italiana accolta dal pubblico con grande fervore: da Ligabue e Fabrizio Moro a Carlo Verdone, Muccino, Pif ed Elena Sofia Ricci con il suo Grido per un nuovo Rinascimento. E poi ancora: Pierfrancesco Favino, Paola Cortellesi e Edoardo Leo. L’attore nonché regista italiano ha portato sul grande schermo del Film Festival un sentito ed emozionato documentario sul suo maestro, intitolato Luigi Proietti detto Gigi.

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