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Covid: aumentano i ricoveri in terapia intensiva, si accelera sulla terza dose

Le nuove vaccinazioni sono in calo del -39% in 7 giorni, resta lontano l'obiettivo del 90% di cittadini che abbiano assunto due dosi

Il Covid rialza la testa. Cresce la preoccupazione nelle autorità politiche e sanitarie per la situazione epidemiologica in Italia. In base ai dati della Fondazione Gimbe, aumentano ancora – negli ultimi 7 giorni – i nuovi casi di infezione da Coronavirus (+16,6%): da 25.585 salgono a 29.84. Per quanto riguarda gli ospedali crescono i ricoveri (14,9%) e si inverte la tendenza delle terapie intensive: i posti letto occupati da pazienti Covid sono cresciuti del +12,9%.

Covid, la terza dose

Ferme al palo le vaccinazioni. A oggi non si supera l’83% per chi ha completato il ciclo vaccinale e l’86% per chi ha ricevuto almeno una dose. I nuovi vaccinati sono in calo del -39,6%. Dopo l’abbandono dell’immunità di gregge, obiettivo che non esiste più, ora il Governo Draghi punta alla soglia del 90% di vaccinati con due dosi. Ma fra i cittadini che hanno più di 60 anni si riduce l’efficacia del vaccino sulla malattia grave. Perciò entro fine anno, sostiene la Fondazione presieduta da Nino Cartabellotta, occorrerebbe somministrare la terza dose a quasi 12 milioni di persone.

Covid, l’incidenza dei nuovi casi

Il lieve ma progressivo calo dell’efficacia vaccinale anti Covid impone di accelerare sulla terza dose. Attualmente sono 3,7 milioni gli italiani già nella platea dei vaccinabili con la terza dose (ottantenni e immunodepressi). A essi, entro fine anno, si aggiungeranno 7,4 milioni di over 60. E circa 748mila under 60 vaccinati col monodose Johnson & Johnson. Da gennaio potrebbe scattare la terza dose per tutti. In tutte le Regioni – tranne Marche, Molise, Piemonte, Sicilia e Umbria – si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Coronavirus. In 43 Province c’è un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti. Nel Veneto tutte le Province superano tale soglia. Solo la Provincia di Trieste, con 376 casi per 100.000 abitanti, supera la soglia dei 150.

I pazienti Covid negli ospedali

In termini assoluti, il numero di pazienti Covid in area medica è passato da 2.371 del 16 ottobre a 2.992 del 2 novembre (+26%) e quello nelle terapie intensive da 338 del 25 ottobre a 385 del 2 novembre (+14%). A livello nazionale, comunque, il tasso di occupazione dei posti letto in ospedale per pazienti Covid rimane molto basso: 5% in area medica e 4% in terapia intensiva. Nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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