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Etiopia, Alberto Livoni è libero. Il Vis: “Preoccupati per altri due volontari”

Il cooperante italiano rilasciato dalla polizia di Addis Abeba che però trattiene i suoi collaboratori locali

La polizia di Addis Abeba ha rilasciato il 13 novembre Alberto Livoni, 65 anni (al centro nella foto), l’operatore umanitario di Salmaggiore (Parma) in stato di fermo. Dallo scorso 6 novembre era trattenuto presso un commissariato della capitale dell’Etiopia, dove rimangono agli arresti due collaboratori etiopi del cooperante italiano. A confermare la notizia della liberazione è la stessa ong Vis – Volontariato internazionale per lo sviluppo – per la quale Livoni è responsabile dei progetti nel paese africano. L’organizzazione affianca i padri salesiani nelle iniziative di scolarizzazione e formazione professionale per i giovani. Vis è inoltre molto attiva nel Tigrai, la regione più settentrionale del paese fra le dieci regioni di cui si compone l’Etiopia, in conflitto con Addis Abeba.

Il denaro, i sospetti, la guerra

Secondo indiscrezioni, Livoni aveva versato 20mila euro a vantaggio di profughi nel contesto di un paese sull’orlo della guerra civile. La polizia di Addis Abeba sospettava però che quella somma avesse finanziato i ribelli del Tigrai. Da un anno il governo del premier Abiy Ahmed Ali (in basso a destra nella foto), che due anni fa ricevette il Premio Nobel per la Pace, è in conflitto contro il Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf) ma i tigrini sono ormai alle porte di Addis Abeba. Secondo alcuni osservatori, qualora i ribelli prendessero il potere, la situazione nel paese precipiterebbe nel caos totale dopo vent’anni di sviluppo impetuoso. Il giorno precedente al fermo di Livoni la polizia aveva arrestato 35 tra missionari e laici salesiani nel quartier generale della congregazione. Sono stati trattenuti in 17, tra religiosi e laici, poiché nativi del Tigrai.

Bloccati i collaboratori di Livoni

Finalmente siamo lieti di comunicare il rilascio del nostro collega Alberto Livoni ha scritto la ong Vis sul proprio sito. “L’operazione condotta dall’Ambasciata Italiana in Etiopia (…), ha portato oggi a rilasciare l’operatore Vis italiano in buone condizioni“. “Restiamo in apprensione per i due operatori Vis locali ancora trattenuti in stato di fermo” aggiunge il Vis. “Continuiamo a seguire la loro situazione auspicando anche per loro l’immediato rilascio“. Il fermo di Alberto Livoni era stato compiuto da forze di sicurezza nella sua abitazione ad Addis Abeba dopo un’irruzione. Assieme a lui la polizia aveva prelevato gli altri due operatori dello staff locale etiope del Vis ancora trattenuti.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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