Roberto Cavalli festeggia oggi ben 81 primavere consapevole che la sua avvincente vita diventerà un film. La pellicola diretta da Giulio Base prenderà il titolo dall’autobiografia di Cavalli ‘Just Me!‘ da cui è tratta e i cui diritti sono stati opzionati da ILBE dalla Company Freedom s.r.l. Il produttore Andrea Iervolino ha commento così: Roberto Cavalli è un’icona della moda la cui vita incredibile non può essere replicata. Tuttavia, può essere narrata in modo veritiero e divertente ed è quello che faremo con questo film. Monika ed io siamo molto entusiasti di raccontare questa storia e crediamo che il pubblico sarà affascinato dalla vita di Roberto.”

La pellicola ripercorrerà la grande avventura personale e la carriera di un’icona della moda internazionale: i suoi ricordi d’infanzia, la guerra, la sua giovinezza a Firenze, i suoi primi amori, gli amici di una vita, suo padre, che fu assassinato per mano dei soldati tedeschi nel 1944, quando aveva appena tre anni. Ma anche il suo percorso che lo ha portato ad essere annoverato tra i più grandi designer al mondo.

Roberto Cavalli e lo stile animalier

Uno stile unico quello di Roberto Cavalli, provocante, riconoscibile ed anticonformista grazie alle sapienti lavorazioni dei pellami, al denim, e alle famose stampe animalier. Lusso audace e seduzione traspaiono nelle collezioni Cavalli. “Ho iniziato la mia grande avventura respirando una leggera aria di moda a casa e una forte influenza artistica da Firenze.”  Il celebre designer nasce infatti il 15 novembre del 1940 nel capoluogo toscano. Proprio Firenze, la culla del Rinascimento, amplifica la naturale predisposizione di Cavalli alla creazione artistica. Suo nonno è Giuseppe Rossi, pittore del movimento dei macchiaioli, suo padre Giorgio muore purtroppo ucciso dai nazisti nel 1944. Roberto raccoglie l’eredità artistica del nonno e frequenta l’Istituto d’Arte della sua città. Qui studia le forme, assimila le tecniche di stampa, come fissare i colori sui diversi tessuti, come creare quell’armonia che trasforma una semplice tela in un prezioso abito.

“Mi misi all’opera e cominciai a pensare a una collezione fatta, disegnata e stampata da me. Considerai che tutto giocava a mio favore: l’età̀, l’intraprendenza e la fantasia. Creare una collezione non sarebbe stato facile; però amavo disegnare, creare, sapevo giudicare la moda. La moda stava cominciando a entrare nel mio DNA, ma per impostare una collezione occorreva esperienza e l’ambito sartoriale mi era completamente sconosciuto. Decisi di creare il mio stile con il colore e con le mie stampe”ricorda lo stilista.

Dopo l’esordio a Parigi, nel 1972 Cavalli approda sulle passerelle di Palazzo Pitti e di Milano Collezioni

Nello stesso anno apre sua prima boutique a Saint Tropez. Nel 1980 lo stilista sposa, dopo un precedente matrimonio, la modella Eva Maria Düringer, un’unione di vita e di lavoro. Il successo arriva però solo negli anni Novanta, quando, dopo un periodo dedicato ad altro, la coppia torna alla moda. Hermès Pierre Cardin si accorgono subito del talento di Roberto Cavalli. Il 1994 è l’anno del tripudio. Cavalli alla Milano Fashion Week presenta una collezione con le iconiche stampe animalier, che diventeranno, insieme al denim, ai broccati e alla pelle intarsiata, i suoi tratti distintivi. Cavalli è l’inventore di una tecnica unica: i jeans vissuti con un trattamento a getto di sabbia e i jeans stretch con filo di lycra. Sono gli anni doro: il successo è enorme e il brand si espande in tutto il mondo.

Nel 1998 prendono il via le linee Just Cavalli e RC Menswear e gli accessori: Roberto Cavalli è una star mondiale

L’azienda si diversifica e nel 2002 rileva lo storico Caffè Giocosa di Firenze, la prima boutique-café del brand. A Milano viene aperto invece il Just Cavalli Café. Negli anni Duemila Roberto Cavalli è consacrato grazie a celebrities planetarie dal calibro di Madonna, Naomi Campbell, Jennifer Lopez, Cindy Crawford, Kate Moss, Drew Barrymore, Victoria Beckham Sharon Stone. E’ nato un mito. Firenze e Londra gli dedicano due mostre. Nel 2007 Roberto Cavalli è il primo stilista italiano a collaborare con H&M per una linea di abbigliamento. Il designer inizia a produrre, con il figlio Tommaso, il vino toscano Cavalli Selection e Cavalli Collection, e inaugura il Cavalli Club a Dubai. Nel 2010 a Parigi il marchio festeggia 40 anni di moda e propone una limited edition di capi iconici.
Gli anni difficili

La fase dello splendore anni Novanta purtroppo si arresta. Roberto Cavalli si separa dalla sua seconda moglie Eva Düringer e mette in vendita la maison. A marzo 2015 il famoso stilista lascia le redini creative del brand. Poche dopo il fondo Clessidra rileva il 90% della Roberto Cavalli lasciando allo stilista-fondatore il 10% delle quote. “Non avrei mai voluto farlo ma ho dovuto ammette malinconico lo stilista. “Ho cominciato a far entrare persone sbagliate, ma non era colpa mia. E neppure di Evama quelle collaborazioni hanno sciupato tutto”. Presto però Cavalli allestirà una mostra a Dubai, rivela al Corriere

Alla fine del 2019 la Società è stata acquisita dal miliardario miliardario Hussain Sajwani attraverso la Vision Investments.  Per il rilancio della maison, da questo ottobre, è stato chiamato come consulente creativo, Fausto Puglisi, che è accomunato con il fondatore del marchio da una visione raffinata e glamour degli abiti. Puglisi debutterà con la sua prima collezione con la maison a gennaio 2021.

Oggi accanto a Roberto Cavalli ci sono i suoi cinque figli avuti dai due matrimoni, i nipoti e soprattutto la compagna Sandra Nilsson di 45 anni più giovane che da 13 anni è sempre al suo fianco. La giovane modella svedese, ex playmate di Playboy America è arrivata persino a dormire sul pavimento dell’ ospedale durante i ricoveri di Cavalli, come da lui stesso raccontato. I due si mostrano felici e innamorati e condividono il loro sentimento su Instagram. Una vita fatta di viaggi, moda, famiglia e di animali.

Roberto Cavalli sarà ricordato come l’anticonvenzionale della moda per l’amore infinito per gli animali e la natura

Proprio l’animalier è il tratto distintivo del creativo che dichiara: “Copio il vestito degli animali perché mi piace copiare Dio. Dio è in assoluto il miglior designer”. Una vita spesa a valorizzare l’universo femminile: “Ho dedicato la mia intera vita a vestire le donne di tutto il mondo, ad esaltare la loro naturale bellezza per renderle ancora più affascinanti. Dargli confidenza ed essere fiere del loro corpo, sempre, in ogni momento della vita.” Ed ancora:

“Ho fatto di “Eccesso è il mio successo il motto di Cavalli. “Quello che ho imparato girando il mondo è che le persone semplici, quelle che hanno la gentilezza nel loro sguardo, quelle che sanno apprezzare ogni piccola gioia hanno di fatto trovato il segreto della contentezza. Non vuol dire sapersi accontentare, ma significa saper godere ogni giorno quello che la vita ci dona, sapersi guardare intorno, apprezzare chi siamo ed essere grati per quello che abbiamo” .

 

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