Giornata Mondiale della Filosofia: l’importanza di promuovere un pensiero libero
Da a Aristotele a Platone, da Hegel a Marx, passando per Kant e giungendo fino a Alain Badiou sono tanti i pensatori che hanno fatto la storia del mondo
“La cosa più veloce è l’intelletto perché tutto attraversa” queste parole sono attribuite a Talete di Mileto, considerato il primo filosofo nella storia occidentale; e ad esse possiamo condurre il concetto di filosofia. Dal greco Philosophía (composto di φιλεῖν [phileîn], ‘amare’, e σοφία [sophía] ‘sapienza’) letteralmente “amore per la sapienza“; sapienza che è possibile raggiungere attraverso quel laborioso operare dell’intelletto e che in epoca classica era attribuito solo agli dei. Ma dai filosofi classici in poi nasce quel desiderio insito nell’uomo di porsi domande in merito alla propria esistenza e al mondo che lo circonda.
I filosi greci lo chiamavano thaumazien; ovvero il turbamento misto allo stupore che, allo stesso tempo, affascina e spaventa. Ed è attraverso il pensiero dei filosofi che oggi ci confrontiamo con concetti, idee e analisi in grado di mettere in discussioni anche le affermazioni più consolidate. Il tutto si potrebbe riassumere (anche se potrebbe risultare riduttivo) come ‘il libero pensiero dell’uomo‘: concetto che la Giornata Mondiale della Filosofia intende rinnovare e sottolineare attraverso la ricorrenza annuale.
I valori della Giornata Mondiale della Filosofia
La Giornata Mondiale della Filosofia nasce nel 2002 ed è stata istituita dall’UNESCO per promuovere il pensiero critico in tutto il mondo. Come specifica l’Organizzazione delle Nazioni Unite, lo scopo di questa ricorrenza è quello di promuovere una disciplina “alla base dei valori e dei principi da cui dipende la pace mondiale“; in essa si indentificano quindi: i diritti umani, la democrazia, la giustizia e l’uguaglianza. Per rendere salda l’importanza di questa Giornata, l’UNESCO ha fissato degli obiettivi che si propone, ogni anno, di raggiungere; tali obiettivi si declinano in: rinnovare la diffusione della disciplina, diffondere l’analisi filosofica nella ricerca, utilizzare il pensiero filosofico per studiare gli effetti della globalizzazione e le eventuali conseguenze, ed infine, incrementare l’insegnamento della disciplina in tutto il mondo.
La filosofia non si basa su indottrinamenti cristallizzati, ma su forme si pensiero che possono essere applicate ad ogni aspetto della vita quotidiana e sociale; strumenti in grado di fornire opportunità di scelta che possano essere sempre consapevoli e libere. In quest’ottica la filosofia si presenta come una disciplina tutt’altro che astratta, ma come un mezzo per affrontare i cambiamenti culturali e sociali che nel corso dei secoli si sono succeduti e si succedono; ovvero la capacità e libertà umana di poter riflettere sugli eventi e pensare senza rimanere rinchiusi in dogmi, dittature e sovrastrutture.
Philosophy for the Futures
Per l’anno 2021, la ricorrenza che si celebra ogni terzo giovedì di novembre, la Giornata cade il 18 novembre. La Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e alcune istituzioni di cultura e ricerca, promuovono quest’anno l’iniziativa dal titolo Philosophy for the Futures.
Come si legge sul sito dell’UNESCO: “La Giornata Mondiale della Filosofia si celebra ancora una volta in un contesto di crisi sanitaria, economica e sociale. Quest’anno l’UNESCO desidera ricordare la necessità più che mai essenziale di ricorrere alla riflessione filosofica per far fronte a queste molteplici crisi. Quando il mondo è immerso nell’incertezza e nel disordine, ci rivolgiamo alla filosofia“. In questa prospettiva l’iniziativa assume le sembianze di una giornata di studi che vuole riaffermare il ruolo della filosofia nel pensiero umano e nella formazione dei giovani; con lo scopo di realizzare società inclusive solidali e pacifiche.
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