Covid: 10mila contagi in un giorno, si va verso il Green Pass rafforzato
È probabile che nelle prossime settimane scattino misure restrittive per non vaccinati, soprattutto se torneranno le zone arancioni
L’Europa è investita in pieno dalla quarta ondata del Covid che rialza la testa ovunque. In Italia la situazione è migliore rispetto a paesi come la Germania, dove si è raggiunta quota di 65.371 contagi in 24 ore. O come l’Irlanda, che ha ripristinato il coprifuoco e le chiusure anticipate di negozi, pub e ristoranti: di fatto un semi-lockdown. Ma ieri 17 novembre nel nostro Paese si è verificato un picco di nuove infezioni da Sars-CoV-2 che non si toccava dallo scorso maggio: 10.172 nuovi casi.
Covid, cos’è il lockdown rafforzato
E nelle prossime settimane, forse giorni, le maglie si stringeranno anche da noi. Non, però, con un lockdown. Piuttosto tramite probabili restrizioni per chi non è vaccinato. Oggi 18 novembre è atteso il Consiglio dei ministri e il Green Pass “rafforzato” è quello che le Regioni andranno a chiedere al Governo nell’odierno summit. Il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini chiarisce il punto. “Se la situazione dovesse peggiorare – afferma – nelle prossime settimane dovremmo tenere in seria considerazione le istanze delle Regioni“. E dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, arriva un’indicazione: “Occorre valutare il lockdown per i non vaccinati nelle zone arancioni“.
L’epidemia di Covid in Italia
Nella serata di ieri la Camera ha trasformato in legge il decreto sul Green Pass. Proprio nel giorno in cui si sono registrati 10.172 i nuovi casi di Coronavirus, a fronte di 537.765 tamponi eseguiti. Il tasso di positività si attesta all’1,9%, in crescita rispetto all’1,1% di martedì. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 72. Aumentano di 5 unità le terapie intensive, mentre sono 90 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid. I guariti in 24 ore sono 6.406. L’ultima volta che si erano superati i 10mila casi risale all’8 maggio 2021. Quel giorno si contarono 10.176 contagi, e le vittime furono 224.
Alto Adige, stagione sciistica a rischio
Dalla prossima settimana è possibile che territori come il Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano a causa del Covid entrino in zona gialla, se non arancione. Proprio quest’ultimo è il rischio per Bolzano, in particolare. Il virus non si ferma al Brennero e la vicina Austria, come è noto, ha varato la durissima misura del lockdown per i non vaccinati. Ora si teme che “il passo verso l’arancione sia breve” ha fatto presente l’assessore alla Sanità, Thomas Widmann. Ciò significa la chiusura degli impianti sciistici. In Alto Adige la quota degli immunizzati è del 10% inferiore al resto dell’Italia. In due settimane il numero di nuovi casi è aumentato di 15 volte. Quello dei ricoveri è triplicato, riporta l’Ansa.
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