L’inchiesta sul braccio destro del principe Carlo: onorificenze in cambio di soldi
Nuove email e lettere vanno ad ingrossare le prove dell'inchiesta Cash for Honours
Le ultime notizie riportano che è spuntata una prova cartacea che collega il “braccio destro” del principe Carlo al magnate saudita. Si parla di lettere ed e-mail che “mostrano come un fidato aiutante abbia contribuito a garantire la cittadinanza britannica al magnate e come le sue donazioni da 1,5 milioni di sterline abbiano contribuito a rinnovare le proprietà scozzesi del principe“. Informazioni che mettono più in luce le vicende legate all’inchiesta Cash for Honours. Michael Fawcett, il collaboratore di Carlo, si era già dimesso da capo esecutivo della fondazione all’inizio di questo mese.
Le novità dell’inchiesta sul braccio destro del principe Carlo
Sono venute alla luce nuove lettere ed e-mail che mostrano come il più stretto collaboratore del principe Carlo avrebbe contribuito a garantire prestigiosi onori a un magnate saudita. Michael Fawcett, per anni un fidato alleato del principe di Galles, si è dimesso da Amministratore Delegato della Prince’s Foundation all’inizio di questo mese. L’accusa è quella di aver aiutato a concedere la cittadinanza britannica per il miliardario Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz. L’uomo avrebbe donato in seguito più di 1,5 milioni di sterline agli enti di beneficenza del principe. Ma la maggior parte delle donazioni è stata spesa per ristrutturare due delle proprietà scozzesi di Carlo. Come riportato oggi dal Daily Mail, dunque, adesso è emersa una lettera, scritta da Fawcett a Mahfouz nel 2017, in cui afferma che la Fondazione del principe sarebbe “felice e disposta” a usare la sua influenza per aiutarlo ad ottenere l’onorificenza richiesta.
L’incontro segreto a Clarene House e le lettere
Le lettere di Fawcett sembrano testimoniare l’illegittimità della concessione data allo sceicco. In un passo si legge: “Alla luce della continua e più recente generosità di Sua Eccellenza lo sceicco Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz, sono lieto di confermarvi, in via confidenziale, che siamo disposti e felici di sostenere e contribuire alla domanda di cittadinanza”. La rivelazione arriva tra le crescenti pressioni dell’opinione pubblica affinché la polizia avvii un’indagine sulle accuse.
Il Times, inoltre, ha riportato che centinaia di pagine di nuove prove hanno mostrato che i consiglieri del principe Carlo si sono riuniti nella sua residenza londinese, Clarence House, con i consiglieri di Mahfouz bin Mahfouz con l’obiettivo di stabilire un piano su come concedergli l’onorificenza. Proprio Clarence House continua a sostenere che il principe Carlo “non era a conoscenza” di una presunta offerta di onori o cittadinanza. Anche lo sceicco continua a dichiararsi estraneo ai fatti.
LEGGI ANCHE: Le sorelle del principe Alberto accudiscono i gemelli in assenza di Charlene