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HomePod mini, dal 25 novembre si ordina online

Già in vendita nei negozi, il piccolo speaker wireless di Apple costa 99 euro ed è disponibile in cinque colori

Sbarca in Italia, dopo l’annuncio a ottobre 2020, HomePod mini. Si tratta del piccolo speaker wireless che costa 99 euro ed è disponibile in cinque colori. Già in vendita nei negozi, da domani 25 novembre si potrà ordinare anche online, con consegna nei giorni successivi. L’altoparlante riprende le fattezze dell’HomePod originale, ma in un formato più piccolo.

HomePod mini, come è fatto

Alto poco più di 8 centimetri, sulla cima integra una superficie touch, con i tasti del volume, che mostra i tipici colori in gradazione di Siri quando si attivano i comandi vocali. Proprio in prossimità del volume, Apple ha integrato la possibilità, attraverso il chip Ultra Wideband (U1) presente dagli iPhone 11 in poi, di trasferire il suono dal telefono alla cassa semplicemente. Basta avvicinarli, senza necessità di impostazioni ulteriori. Nonostante le dimensioni, la parte audio è stata curata al dettaglio dal colosso di Cupertino. HomePod mini ha un sistema di diffusione di musica e voce a 360 gradi. Inoltre, è possibile abbinare più HomePod mini in diverse stanze per riprodurre audio dalla stessa sorgente. Più o meno quello che la concorrenza di Alexa e Google permette di fare con i rispettivi speaker intelligenti.

Plastica riciclata e fibre di legno

A bordo c’è il Wi-Fi, per ottenere informazioni e notizie in tempo reale. Anche se il collegamento con iPhone, iPad e Mac, avviene tramite AirPlay, il supporto proprietario della Mela. Come ci tiene a sottolineare l’azienda, si è realizzato HomePod mini in maniera sostenibile, preferendo terre rare riciclate sia per lo chassis che l’altoparlante. Il tessuto lo si è ricavato al 90% da plastica riciclata mentre, per l’imballaggio, le fibre di legno provengono interamente da foreste a gestione sostenibile. “HomePod mini è probabilmente uno dei primi dispositivi Apple ad avere un prezzo invitante” sottolinea Wired. La qualità dei materiali e la cura costruttiva sono evidenti. Siri avrebbe tuttavia bisogno di un’ulteriore spinta in avanti, sostiene il sito della rivista.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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