Questione di ore, ormai, per il varo in Consiglio dei ministri del nuovo decreto anti Covid sul Super Green Pass. Secondo le anticipazioni delle agenzie di stampa Draghi e Speranza daranno il via libera a una sostanziale stretta sui cittadini non vaccinati.
Due Pass: il “super” e quello per non vaccinati
Draghi sarebbe ormai determinato a seguire il modello tedesco delle 2G – Geimpft (vaccinati) e Geheilt (guariti) – vale a dire il doppio binario per il certificato verde. Ossia un Super Green Pass per vaccinati e guariti, non per chi fa il tampone ogni due giorni. Chi avrà il Super Green Pass potrà accedere a ristoranti, cinema, teatri, piscine, palestre, stadi. Chi ha scelto di non vaccinarsi avrà un altro Pass, ottenibile con un tampone antigenico o molecolare. Ma potrà accedere soltanto ai luoghi di lavoro e ai servizi essenziali: supermercati e farmacie, treni e aerei. Niente bar, ristoranti, locali, eventi e concerti.
Le motivazioni del provvedimento
Il decreto arriva a un mese esatto dal Natale. Alla base del provvedimento sul Super Green Pass, la determinazione di imporre subito una drastica frenata ai nuovi contagi di Coronavirus, ieri 23 novembre a quota 10.047, con 83 vittime. Occorre impedire che con l’aumento dei casi di Covid il sistema ospedaliero torni in sofferenza. Ma c’è anche un altro obiettivo: evitare nuove chiusure. Col Natale alle porte, bloccherebbero la ripresa economica dell’Italia. E darebbero un colpo mortale al turismo invernale già fortemente a rischio in Alto Adige, per esempio.
Il Covid in Italia oggi
Sale in almeno 8 Regioni la percentuale dei posti letto occupati nei reparti ordinari dai pazienti Covid. In 6 Regioni aumenta quella delle terapie intensive. Il Friuli Venezia Giulia ha un’incidenza di casi pari a 317 ogni 100mila abitanti, le rianimazioni al 15% e i ricoveri al 17%. Ha superato tutti i parametri che fanno scattare la zona gialla. “Non ci possiamo più permettere di tornare alla stagione dei lockdown e dei ristori” dice il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini.
I contagi con e senza vaccino
“Chi non vuole vaccinarsi – ribadisce il titolare della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta – dovrà fare casa e lavoro perché altrimenti metterebbe in pericolo gli altri“. In realtà, come è noto, anche chi ha ricevuto la doppia dose di vaccino può infettarsi e infettare. Ma in maniera meno grave, mediamente nei termini di una forte influenza che non necessità di ospedalizzazione. Questo non esclude che anche i vaccinati possano finire in terapia intensiva e in alcuni casi morire. Tuttavia, secondo i dati del ministero della Salute, circa il 70% dei pazienti Covid ricoverati in intensiva in Italia non ha assunto alcune dose di vaccino. In alcuni ospedali questa percentuale sale al 90%. Per tenere a mente dati precisi: senza vaccini né Green Pass, il 21 novembre 2020 nelle terapie intensive degli ospedali italiani c’erano 3.758 persone. I contagi erano 34.767, con un tasso di positività al 14,6% e i morti 692. Il 21 novembre 2021 si sono registrati 9.709 contagi, 46 vittime, un tasso di positività al 2% e 520 persone nelle terapie intensive.
Super Green Pass in ogni Regione
Il doppio binario del Pass 2G dovrebbe realizzarsi a prescindere dalla situazione in cui si trova ciascuna Regione. Sarebbero stati invece tutti sciolti i nodi politici sulle altre misure. La durata del Green Pass passerà da 12 a 9 mesi, scatterà l’obbligo della terza dose per i sanitari e il personale che lavora nelle Residenze sanitarie assistite. Non ci dovrebbero essere almeno per il momento né l’obbligo vaccinale per altre categorie – forze dell’ordine, dipendenti della pubblica amministrazione e professori – né una riduzione della durata dei tamponi antigenici da 48 a 24 ore e dei test molecolari da 72 a 48 ore.
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