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Svezia, Verdi via dal Governo: la neo premier Andersson si dimette (ma è pronta a tornare in sella)

La debole maggioranza si fa scavalcare dall'opposizione sulla legge di bilancio. Ma la prima donna capo del Governo potrebbe tornare presto

Giusto il tempo di ricevere le congratulazioni di mezzo mondo per essere lei, Magdalena Andersson, 54 anni, la prima premier donna della Svezia. Quindi, poche ore dopo la nomina, ieri 24 novembre, le sue drastiche dimissioni. È così che – per il momento – è finita una vicenda che per molti era apparsa un segno di speranza. Per una coincidenza, infatti, alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne, proprio una donna aveva raggiunto per la prima volta il ruolo di capo del Governo a Stoccolma.

Il testa-coda di Magdalena Andersson

Come si spiega una vicenda che fa segnare un record politico alla fine così negativo? Magdalena Andersson si è dimessa dall’incarico di premier dopo aver perso il sostegno dei Verdi. Non è chiaro se adesso dovrà fronteggiare un nuovo voto di fiducia. I Verdi hanno ritirato il sostegno alla coalizione guidata dalla leader socialdemocratica a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento di una proposta di bilancio alternativa a quella che si attendevano. Proprio ieri. La premier avrebbe dovuto insediarsi alla guida del Governo domani, venerdì 26 novembre, dopo l’incontro con re Carlo XVI Gustavo.

Andersson: “Premier? Solo col mio partito

Il partito dei Verdi non vuole più entrare nel governo – ha scritto su Facebook la premier dimissionaria svedese – Ogni partito deve poter fare la propria scelta. Secondo la prassi costituzionale, un governo di coalizione dovrebbe dimettersi se un partito esce dal governo. La mia opinione è che l’equivalente deve valere anche quando il Parlamento ha eletto un nuovo premier ma il nuovo Governo non ha ancora preso provvedimenti.” “Per me è una questione di rispetto” ha chiosato Magdalena Anderssone non voglio guidare un governo dove ci sia motivo di metterne in discussione la legittimità.” “I Verdi hanno annunciato che mi accettano come premier in un Governo socialdemocratico monopartitico. Sono ancora pronta a diventare premier, ma per un Governo socialdemocratico monopartitico.

Legge di bilancio, passano i conservatori

Magdalena Andersson avrebbe dovuto prendere il posto del premier uscente Stefan Löfven, il compagno di partito che ha deciso di ritirarsi per disinnescare la costante tensione politica. E anche per impedire che il suo Partito socialdemocratico si spacchi, prima delle elezioni del settembre 2022. L’elezioni di Andersson è avvenuta con i 174 voti di socialdemocratici e Verdi; quasi altrettanti o voti contrari dei conservatori. La debole maggioranza ha retto poche ore. Fin quando non è riuscita a far approvare la propria legge di bilancio. L’opposizione, invece, è riuscita a far passare la sua proposta. A questo punto i Verdi hanno revocato il loro sostegno alla premier. Una mossa che però sembra aver ingenerato altra confusione nella classe politica e nell’opinione pubblica.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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