Al Quirinale primo Mario Draghi, secondo Silvio Berlusconi, terza Marta Cartabia. Un sondaggio Euromedia Research, pubblicato sull’account Twitter di YouTrend, indica questi tre nomi sul ‘podio’ dei preferiti dagli italiani alla carica di nuovo Presidente della Repubblica. A fine gennaio 2022 scade il settennato di Sergio Mattarella e, salvo contrordini dell’ultim’ora, il giurista siciliano non intende in alcun modo farsi rieleggere.

Quirinale, ‘nebbia in Val Padana’

Si sa che da tempo, a seguito dei reiterati non possumus di Mattarella, la partita per il Quirinale è entrata nel vivo, sebbene sotto traccia. Ma chi eleggere nuovo Capo dello Stato, possibilmente a larga maggioranza, senza scatenare un terremoto politico-istituzionale con elezioni anticipate? O anche solo con un traumatico cambio dei vertici al Governo, nel momento in cui l’economia dell’Italia è in ripresa ma siamo ancora in piena pandemia?

Il ‘partitone’ per Draghi premier

Da Silvio Berlusconi (Forza Italia) a Matteo Salvini (Lega), passando per Giuseppe Conte (M5S), Enrico Letta (PD) e Carlo Calenda (Azione), si allarga in questi giorni una sorta di super partito trasversale. Secondo l’Agi le forze che sostengono il Governo chiedono a Mario Draghi di restare in sella a Palazzo Chigi fino al 2023, senza farsi ammaliare dalle sirene del Quirinale. In questo modo Berlusconi può giocare fino in fondo la partita per il Colle. La Lega, in calo di consensi, può organizzare la riscossa proprio a partire da un buon candidato da lanciare (non solo Berlusconi). Dal canto suo Giuseppe Conte ha bisogno di calma e gesso per rigenerare i pentastellati e non vuole scossoni. Mente il PD, pur essendo primo nei sondaggi e dunque tentato di andare all’incasso con elezioni anticipate, serra i ranghi e scommette ancora sull’immagine di forza responsabile.

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Una donna al Quirinale

Il Corriere della Sera si diletta a dipingere il segretario dem, Enrico Letta, come Queen maker del Colle, pronto a lanciare una donna. Ovvero Anna Finocchiaro, ex magistrata e prima ministra in Italia per le Pari opportunità (Governo Prodi I), oltre che ministra anche con Gentiloni e veterana del Parlamento. Al di là del nome di Finocchiaro, l’idea della prima donna al Quirinale potrebbe diventare, non senza una punta di cinismo, un coup de coup de théâtre con cui i maschi leader di partito si cavano d’impaccio. Del resto, mostra il sondaggio YouTrend, la ministra Marta Cartabia risulterebbe gradita al popolo. E non è detto che alla fine Giorgia Meloni non faccia convergere i consensi del suo partito di opposizione – secondo nel sondaggi dietro al PD – su un nome femminile per il Colle.

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