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Covid, terapie intensive: +32% di non vaccinati. In Veneto record di nuovi casi

Chi ha fatto il vaccino gode di una protezione dalle forme più gravi della malattia. Veneto: 3.516 casi in 24 ore

Se è vero che per l’Oms la variante Omicron non risulta causare forme più gravi della malattia, il Covid continua a espandersi e a prendere di mira chiunque. In Italia – 15.756 nuovi contagi e 99 morti nelle ultime 24 ore – le infezioni di Sars-CoV-2 colpiscono più duramente i cittadini senza protezione vaccinale. Lo testimoniano i dati che ha fornito Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.

Covid, chi sono i pazienti in intensiva

Nelle ultime due settimane, infatti – sostiene Fiaso – crescono ancora i pazienti Covid non vaccinati in terapia intensiva. Aumentano, cioè, del +32% i posti letto occupati da pazienti Covid senza vaccino. Per contro diminuiscono i vaccinati ricoverati: -33% in 15 giorni. Fra i ricoverati in gravi condizioni non ci sono persone che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 4 mesi. Le cifre fornite dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere mostrano che nell’ultima settimana si è verificato un incremento complessivo delle ospedalizzazioni per Covid, pari al +10,1% sui 7 giorni precedenti. Si passa da 810 pazienti del 30 novembre a 892 degenti del 7 dicembre.

Vaccinati ma gravi? “Hanno altre patologie”

Complessivamente sono 97 i ricoverati per Covid nelle terapie intensive dei 16 ospedali ‘sentinella’ che Fiaso ha preso in esame. Significa un incremento del 2% rispetto a una settimana fa quando erano 95. I pazienti non vaccinati sono 77 mentre quelli vaccinati risultano 20. Da sottolineare come i vaccinati finiti in terapia intensiva siano tutte persone che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 4 mesi. Si tratta, inoltre – per il 75% dei casi – di soggetti affetti da gravi comorbidità, cioè alte patologie, e con un’età media di 69 anni. Numeri differenti, invece, per i non vaccinati. I soggetti finiti in rianimazione senza aver mai avuto una dose di vaccino sono in media più giovani, 62 anni. Nel 42% dei casi sono persone sane che non soffrono di altre patologie. L’età media di chi finisce in ospedale sale a 75 anni tra i vaccinati, mentre è più bassa, pari a 64 anni, tra i non vaccinati.

Veneto, il Covid fa di nuovo paura

Un altro balzo dei contagi Covid si registra in Veneto, una delle regioni italiane in questo momento più aggredita dal Sars-CoV-2. I dati mostrano l’aumento giornaliero più marcato dall’inizio della quarta ondata: 3.516 positivi nelle ultime 24 ore. Sono state invece 6 le vittime. Lo riferisce il bollettino della Regione presieduta da Luca Zaia. Il totale degli infetti dall’inizio della pandemia sale a 538.767, quello dei decessi a 12.020. Le persone attualmente positive e in isolamento sono 42.565 (+1.917 sul giorno prima). C’è tuttavia un miglioramento della situazione ospedaliera. I malati Covid ricoverati nei reparti ordinari sono 741 (-31 sul giorno prima), quelli nelle terapie intensive 129 (-3).

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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