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Gli Alfieri di Mattarella, come Mattia: a 12 anni aiuta il papà con l’Alzheimer

Il Capo dello Stato ha premiato i teenager che si sono distinti per coraggio, generosità e impegno civile e sociale

Adesso finalmente possiamo incontrarci. Anche se bisogna avere ancora molta attenzione e prudenza“. Con una battuta, che è anche un appello in funzione anti Covid, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto al Quirinale, oggi 14 dicembre, una rappresentanza di giovani. L’occasione era data dalla cerimonia di consegna degli attestati agli Alfieri della Repubblica. Si tratta dei riconoscimenti conferiti negli anni 2019, 2020, 2021.

Mattarella premia gli adolescenti

Gli Alfieri della Repubblica sono ragazze e ragazzi minori di 18 anni che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’arte, dello sport e del volontariato. “Voi rappresentate tutti – ha detto loro Mattarella – ed è un bel messaggio che state mandando al Paese. Dai vostri comportamenti emerge una volontà di migliorare la vita del Paese. E ciò fa avere fiducia nel nostro Paese. Sono convinto che tanti di voi manterranno questi atteggiamenti, queste attitudini“. Questo perché, ha sottolineato il Capo dello Stato, “dai vostri comportamenti emerge un’esortazione a migliorare il modo di vita nel nostro Paese“.

Mattarella Spagna

 

“Siete un investimento per l’Italia”

Nei due anni precedenti – ha spiegato Mattarella rivolgendosi ai giovani premiati – non è stato possibile, a causa della pandemia, svolgere questo incontro. E quindi coloro che hanno ricevuto questo riconoscimento lo hanno vissuto sui giornali, sulla stampa.” “Adesso per fortuna – ha aggiunto il capo dello Stato – possiamo incontrarci. Dagli episodi e dai comportamenti che avete posto in essere emerge una esortazione a migliorare il modo di vita nel nostro Paese, a renderlo uniforme a questi valori di aiutarsi vicendevolmente. Vi ringrazio molto“, ha detto Mattarella, sottolineando come emergano “solidarietà, sostegno, reciproco senso della vita comune della convivenza“.  “Sono certo – ha aggiunto il Capo dello Stato – che nel futuro manterrete questi sentimenti e queste attitudini e questo fa avere fiducia nel futuro del nostro Paese. Sono convinto che come voi tante ragazze e tanti ragazzi manterranno questi atteggiamenti, queste convinzioni, queste attitudini, questi comportamenti. Questo è il migliore investimento per il futuro del nostro Paese“.

Appello di Mattarella ai giovani sulla pandemia di Covid: “Serve prudenza”

Il ragazzo che sostiene il papà malato

Fra i giovanissimi che Sergio Mattarella ha deciso di premiare c’è anche Mattia Piccoli, 12 anni. Il bambino ha il papà malato di Alzheimer e lo aiuta a ricordare, prima di tutto. Ma anche a vestirsi, lavarsi, e a mangiare. Il padre di Mattia si è ammalato quando il figlio ne aveva 6. “Mio marito ha cominciato ad avere i primi segnali della malattia a 40 anni – ha spiegato Michela, la mamma di Mattia, al Corriere della Sera – abbiamo visto il primo neurologo a 43 anni, la diagnosi è arrivata quando Paolo ne aveva 45, Mattia quasi 7 e Andrea, il fratello più piccolo, solo 3. Per loro insomma questa è la normalità. Io se non avessi avuto loro due per cui combattere non so dove sarei ora“.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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