Il tifone Rai – anche chiamato Odette – ha messo a durissima prova il grande arcipelago asiatico delle Isole Filippine in questi ultimi giorni, da giovedì 16 dicembre. Il bilancio provvisorio delle vittime è a quota 112 morti. I danni strutturali alle abitazioni, alle città, ai paesi e alle campagne si calcolano nell’ordine di milioni di euro.

Le provincie più colpite

Delle vittime, almeno 63 vivevano nella sola provincia-isola di Bohol. A riferirlo è stato il Governatore Arthur Yap. Mancano all’appello almeno 10 persone e altre 13 sono rimaste ferite. Ma il Governatore ha precisato che il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente, perché solo 33 dei 48 sindaci sono riusciti a mettersi in contatto con lui visti i problemi nelle comunicazioni. Le autorità di un’altra delle province delle Filippine più duramente colpite, quella di Dinagat Islands, hanno fatto sapere di avere registrato almeno 10 morti. Sono inoltre centinaia di migliaia gli evacuati costretti a lasciare le proprie abitazioni. Molti, naturalmente, i voli aerei cancellati dalle zone che il tifone ha devastato.

Filippine, alluvioni e città rase al suolo

Le autorità fanno sapere che diverse parti del territorio sono letteralmente coperte dall’acqua. Il tifone Rai è il più forte ad avere colpito il Paese quest’anno. E ora si sta dirigendo verso il Vietnam e la Cina dove potrebbe causare ancora gravissimi danni. La provincia di Dinagat Islands, una delle prime a essere colpita, e a lungo isolata, secondo quanto la sua Governatrice Arlene Bag-ao ha postato in Rete, è stata rasa al suolo. La governatrice aggiunge che al momento si ha notizia solo di poche vittime nella capitale ma che le altre città restano isolate. Tre milioni di persone sono senza corrente elettrica.

Raffiche a 270 chilometri all’ora

Il tifone, dopo avere colpito le province meridionali e centrali, dove oltre 300mila persone erano state evacuate preventivamente, venerdì sera si è diretto verso il Mar cinese meridionale. Ha colpito le Filippine giovedì, ma a tre giorni di distanza l’entità dei danni e il numero delle vittime restano incerti. Le province su cui si è abbattuto restano ancora senza corrente elettrica e senza copertura di rete per i cellulari. Nel momento di maggiore forza, il tifone Rai aveva venti a 195 chilometri all’ora e raffiche fino a 270 chilometri orari. La Guardia costiera delle Filippine ha postato varie fotografie del disastro sui social media. Soprattutto per quanto riguarda la distruzione intorno a Surigao, nell’isola di Mindanao. I campi sono sotto l’acqua, tetti e abitazioni distrutti, alberi sradicati. Sono più di 18mila i militari, i poliziotti, gli uomini della guardia costiera e i vigili del fuoco che stanno cercando dispersi e attivando i soccorsi.

Foto Twitter @coastguardph

 

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