Un torneo di esibizione tra i più amati, quello di Abu Dhabi, che segna di solito l’inizio della stagione, rischia di ritardare invece molto il ritorno in campo di Rafael Nadal. Positivo al Covid-19, come ha annunciato via Twitter con 3 messaggi ravvicinati (sintetizzati nel post qui sotto) in cui ha spiegato di averlo scoperto di rientro al rientro in Spagna. E che sia in Kuwait che proprio ad Abu Dhabi, lui e lo staff che lo accompagna, erano risultati negativi ai controlli fino al sabato.

 

Rafael Nadal, il primo slam di stagione è compromesso?

Sto passando momenti davvero poco piacevoli, ma confido di migliorare poco a poco. Sono in isolamento a casa e ho già avvisato tutte le persone che hanno avuto contatti con me. Naturalmente devo modificare il mio calendario a seconda di come evolverà la situazione. Vi saprò dire presto quali saranno le mie decisioni, grazie per l’appoggio e la comprensione“. A trentacinque anni, come lo stesso n. 6 della classifica mondiale attuale ha spiegato, i tempi di recupero si allungano e per giunta il superamento del Coronavirus è una grande incognita tra le tempistiche di negativizzazione e gli strascichi. Già al rientro questa volta, dopo oltre 4 mesi di stop, aveva accusato non poca fatica e deve evitare, come lui stesso ha ammesso, in ogni situazione di farsi male e compromettere la possibilità di disputare l’amato Roland Garros in cui ha vinto ben 13 dei venti titoli complessivi dello slam in bacheca a casa a Manacor.

A meno di un mese dall’Australian Open… dei vaccinati

Attualmente Rafa è iscritto al torneo di Melbourne (4-9 gennaio), per prepararsi al primo major della stagione 2022. Appunto quell’Australian Open che andrà in scena dal 17 al 30 gennaio prossimi, che ha imposto l’obbligo vaccinale, per cui anche il recalcitrante Novak Djokovic in fatto di immunizzazione sembra abbia ceduto e si sia vaccinato. Il n.1 del mondo è alla ricerca di quel 21esimo titolo che renderebbe uno dei big three – Nadal, Nole e Roger Federer (n.d.r.) – più “big” degli altri. E il serbo sta meglio degli altri, nel senso che almeno in campo ci arriva e vince ancora. Ma ai nastri di partenza ci sono i giovani leoni in piena forma – Medvedev, Zverev e Rublev; quelli di rientro da qualche acciacco – Tsitsipas e Berrettini – e pure la next gen! E nonostante i tre + 1 (Murray) aleggiano ancora.

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