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Contagi Covid, Gimbe: “+87% in 7 giorni”. Lazio e Lombardia in zona gialla

Il virus non dà tregua e tutta Italia si prepara a tornare divisa in fasce di colori. Le differenze fra area bianca, gialla e arancione

L’epidemia di Covid non accenna rallentare, appare anzi in piena corsa. La settimana di Natale ha visto un’impennata di oltre l’80% di nuovi contagi. Una crescita che si è tradotta in un +20,4% di ricoverati con sintomi, e in un +13% di persone in terapia intensiva. Aumentano anche i decessi: dal 22 al 28 dicembre sono stati 1.024. Vale a dire una media di 146 al giorno rispetto ai 126 dei 7 giorni precedenti (+16%). Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe.

Tamponi, troppi falsi negativi

La Fondazione Gimbe evidenzia come “il sistema di testing è già in tilt, ci sono troppi falsi negativi nei tamponi antigenici“. “Con l’emersione di un numero enorme di casi si rischia un lockdown di fatto, indipendentemente dalla modifica delle regole sulla quarantena“. Al 29 dicembre l’81,4% della popolazione (48,2 milioni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Il 78,1% (46 milioni) ha completato il ciclo. Ma i non vaccinati sono 9,4 milioni di cui 2,3 milioni over 50 e 3,4 milioni tra 5-11 anni. Crolla il numero dei nuovi vaccinati over 12: -47,5% rispetto alla settimana precedente.

Lazio e Lombardia in zona gialla

Il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute sull’emergenza Covid porterà intanto Lazio e Lombardia in zona gialla. Ma rischiano anche Piemonte, Sicilia, Umbria ed Emilia-Romagna. Mentre la Liguria potrebbe passare direttamente in zona arancione. Così come le Marche. Intanto le regioni attualmente in zona gialla ci rimarranno anche per le prossime due settimane. Si tratta di Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, province autonome di Bolzano e Trento e Veneto.

Zona gialla, cosa cambia

Con il nuovo colore giallo delle zone a più forte rischio Covid le mascherine devono essere indossate sempre anche all’aperto. Sono esentati i bambini sotto i 6 anni. Il Green Pass resta obbligatorio per teatri, cinema, sale da concerto, musei, stadi, ristoranti al chiuso a pranzo e cena (dove è limitato il numero dei commensali). Ma anche per palestre, terme, parchi divertimento, sale gioco e concorsi pubblici. Cambiano le capienze. In zona gialla la capienza scende al 50% per teatricinema, sale da concerto e stadi. E al 35% per gli impianti sportivi al chiuso. Restano chiuse le discoteche.

Zona arancione, le regole

In zona arancione è possibile spostarsi liberamente nel proprio Comune. Per raggiungere però altri comuni o altre regioni è necessario che l’esigenza di spostamento sia comprovata da motivi di salute, lavoro o necessità. Serve quindi l’autocertificazione da mostrare in caso di controlli. Altra differenza tra zona bianca e gialla da una parte e zona arancione dall’altra, riguarda bar e ristoranti. In zona arancione servirà il Green pass rafforzato anche per consumare al bancone e anche per sedersi al tavolo all’aperto.

Covid Ricoveri Vaccino

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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