Ghislaine Maxwell è stata dichiarata colpevole di traffico sessuale di minori. La sentenza è arrivata nella notte americana e ha confermato la colpevolezza della ex fidanzata del già condannato pedofilo miliardario Jeffrey Epstein. La donna, 60 anni, è colpevole di cinque delle sei accuse e rischia di concludere la sua vita in carcere.
Non appena appresa la notizia, gli avvocati del principe Andrea, si sarebbero impegnati in colloqui di emergenza, afferma il Mirror. Nonostante le loro preoccupazioni, i legali difensori del duca di York affermano che il processo di Maxwell è stato “disastroso” per la sua accusatrice Virginia Giuffre. Ricordiamo che il figlio della regina Elisabetta sta sostenendo una battaglia legale proprio intentata da quest’ultima, per le presunte accuse di violenza sessuale da parte del reale inglese quando aveva solo 17 anni. Finora Andrea ha negato con veemenza le accuse contro di lui, ma la sentenza Maxwell potrebbe trascinare a fondo anche lui.

La corte di New York dichiara Ghislaine Maxwell colpevole

I pubblici ministeri hanno affermato che Ghislaine Maxwell ha reclutato e addestrato quattro adolescenti ad avere contatti sessuali con il defunto finanziere tra il 1994 e il 2004. Tre delle donne che hanno accusato la Maxwell, hanno anche testimoniato che la stessa donna le ha toccate in modo inappropriato quando erano adolescenti.

La socia e intima di Epstein si è dichiarata non colpevole e i suoi avvocati hanno sostenuto che è stata usata come capro espiatorio dal momento che il miliardario si è suicidato in una cella di una prigione di Manhattan nel 2019 in attesa del processo per le accuse di abuso sessuale. L’accusata ha scelto per tutti questi mesi di non testimoniare in tribunale, ma le quattro vittime – rimaste anonime – hanno raccontato nei minimi dettagli come lei le ha reclutate e addestrate per adescare i clienti e gli amici.

Tutte le prove in mano al tribunale di New York

Nonostante gli avvocati di Ghislaine Maxwell abbiano provato a confutare le accuse, la Corte di New York ha tenuto conto di “prove schiaccianti”. Una delle prove più discusse è stato un “libro nero” di 97 pagine con i nomi delle sue presunte vittime, che secondo i giudici offriva “prove convincenti della sua colpevolezza“. Il libro, infatti, è stato paragonato a quello in possesso di Jeffrey Epstein che elencava i dettagli di alcune delle persone più potenti del mondo, tra cui Donald Trump e il principe Andrea.

Foto e testimonianze

Altre prove portate in tribunale parlavano di annunci per massaggiatori da arruolare nella residenza di Palm Beach. A convincere i giudici della complicità assoluta della coppia Maxwell-Epstein sarebbero state anche delle foto molto intime dei due, che li mostravano come coppia. La corte ha accolto a tale proposito anche la testimonianza della governante, Juan Alessi. La donna ha testimoniato che le era ordinato di togliere tutte le foto prima che altre ospiti arrivassero a casa. La stessa governante ha dichiarato che per i domestici era lei “la padrona di casa”. A parlare del coinvolgimento di importanti personalità, come Clinton, Trump e il principe Andrea, è stato il pilota del jet privato. I giurati hanno anche visto le foto della coppia nella residenza di Balmoral della regina Elisabetta. Intanto la Maxwell, che rischia fino a 40 anni, continua a dichiararsi un “capro espiatorio”.

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